Napoli. Chiede l'elemosina a Chiaia con il figlio di 40 giorni, denunciata

Napoli. Chiede l'elemosina a Chiaia con il figlio di 40 giorni, denunciata
Gli agenti della unità operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori, a seguito di segnalazioni di alcuni cittadini, hanno intercettato una giovane rom che chiedeva l’elemosina...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gli agenti della unità operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori, a seguito di segnalazioni di alcuni cittadini, hanno intercettato una giovane rom che chiedeva l’elemosina nelle strade dello shopping cittadino di Chiaia, utilizzando il figlio neonato di soli 40 giorni.




La donna, tale S.M. di 28 anni e proveniente dalla provincia casertana, era solita arrivare in città nelle prime ore del mattino con il figlioletto nato nel mese di agosto, e rimanere in strada a chiedere l’elemosina fino al tardo pomeriggio impietosendo i passanti ed esponendo il bimbo che veniva così tenuto in condizioni malsane.



Gli agenti sono intervenuti con l’ausilio di un assistente sociale del Comune di Napoli, conducendo mamma e bambino presso gli Uffici per attivare la procedura di tutela del minore e identificare compiutamente la madre, a carico della quale sono emersi diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio.



Il neonato è stato condotto presso l'ospedale Santobono dove, a seguito di un’accurata visita neonatologica e i necessari accertamenti diagnostici, è stato trovato in discrete condizioni di salute.

Data immediata comunicazione alla competente Procura Minori il piccolo è stato riaffidato alla madre che è stata denunciata per sfruttamento dei minori in accattonaggio, diffidata dal proseguire nella condotta illecita onde evitare ulteriori e più gravi pregiudizi al piccolo, segnalata anche ai Servizi Sociali del luogo di residenza che si occuperanno del monitoraggio dell’intero nucleo familiare.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino