Napoli: chiusa la galleria Quattro Giornate, città paralizzata dal traffico. I percorsi alternativi

Napoli: chiusa la galleria Quattro Giornate, città paralizzata dal traffico. I percorsi alternativi
Dieci minuti dopo la chiusura della galleria delle Quattro Giornate, Mergellina era già un tappeto di auto. Mezz’ora dopo la coda e le difficoltà s’erano...

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Dieci minuti dopo la chiusura della galleria delle Quattro Giornate, Mergellina era già un tappeto di auto. Mezz’ora dopo la coda e le difficoltà s’erano allungate fino alla Riviera; in serata la paralisi è stata totale in ogni strada di Chiaia. Quella che s’è abbattuta sulla città, con il divieto di transito nel tunnel di Mergellina, è la tempesta perfetta del traffico: una porzione di città, Chiaia, si ritrova stretta fra la morsa di due tunnel vietati alla circolazione; strade che sono determinanti per il collegamento fra Est e Ovest, senza le quali i percorsi diventano lunghi e tortuosi, senza le quali Chiaia non ha più vie di scampo.

La polizia municipale fa quel che può. Mette più pattuglie sulla strada, impone la cancellazione della corsia preferenziale nella galleria Laziale per consentire alle auto di sfruttare quel percorso, piazza agenti ad ogni incrocio per tentare di sbrigliare una matassa che è impossibile da dipanare. I suggerimenti ufficiali sono quelli di sempre, già in parte utilizzati per la chiusura della galleria Vittoria: utilizzare il Corso Vittorio Emanuele come via alternativa, oppure far ricorso alla Tangenziale. In questo caso per raggiungere Fuorigrotta da Chiaia l’unica possibilità è quella di raggiungere la collina del Vomero (il Corso e poi via Tasso) per ridiscendere dall’altro lato utilizzando via Caravaggio. Si tratta di strade già abitualmente molto trafficate, difficile pensare che possano tornare utili alla bisogna. Ci sarebbe anche il percorso alternativo che prevede di risalire via Posillipo per poi arrivare a Fuorigrotta imboccando discesa Coroglio, ma si tratta di un’alternativa esageratamente lunga.

Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale Francesco Borrelli: «Era solo questione di tempo. Purtroppo le gallerie napoletane sono state lasciate a lungo senza alcuna forma di manutenzione ordinaria e i risultati sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Un disastro amministrativo che si è trasformato in un disastro per la viabilità cittadina con incrementi drammatici di smog. In attesa che si completino i lavori della Galleria della Vittoria oramai chiusa da 13 mesi, anche la Galleria Quattro Giornate sta cedendo. Sembra che Napoli stia uscendo fuori da un bombardamento». Severe anche le parole di Nino Simeone, consigliere delegato alla mobilità del governatore Vincenzo De Luca il quale ha annunciato che ci sarà «Vigilanza accorta perché i lavori vengano eseguiti a regola d’arte e in tempi stretti. L’amministrazione comunale appena eletta dovrà impegnarsi ad affrontare subito il tema della sicurezza, non solo nelle gallerie ma anche sui viadotti e sui ponti della città. I cittadini di Napoli hanno già sofferto troppo, non possiamo permetterci di tenere la città spezzata a metà per la chiusura di due tunnel determinanti».

Nelle prossime ore la circolazione dell’area fra le due gallerie bloccate sarà messa a durissima prova. Sarà quello del primo mattino il vero impatto severo con le difficoltà del traffico. Già noti i problemi legati alla chiusura della galleria Vittoria, oggi si aggiungeranno anche quelli del blocco del tunnel di Mergellina. Previste pattuglie della polizia municipale alla Riviera di Chiaia, a piazza Sannazaro, a piazza della Repubblica ma, soprattutto all’incrocio fra via Piedigrotta e il Corso Vittorio Emanuele. È in quel punto, dove gli automobilisti pensano di trovare libera la strada abituale, che si verificheranno i blocchi più intensi. È proprio quell’incrocio che potrebbe diventare determinante per la circolazione di un’ampia porzione di città: l’inevitabile stop in cima alla piccola salita di via Piedigrotta potrebbe (potrà certamente) far sentire i suoi effetti con code che si allungheranno inevitabilmente fino alla Riviera di Chiaia e potrebbero creare difficoltà sia all’altezza di piazza San Pasquale che a piazza Vittoria. Quella stessa paralisi avrà ripercussioni pure sul Corso Vittorio Emanuele. Saranno ore lunghe e difficili, è quel che accade in una città in cui ci sono tre tunnel determinanti per il traffico ma due sono chiusi perché pericolanti.

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Il Mattino