Napoli, ministero pronto ad apporre il vincolo sul Metropolitan: «Cinema o hub culturale ad ampio raggio»

Vertice sul multisala a rischio chiusura, Sangiuliano: « Serve uno sforzo comune»

Il tavolo di confronto con il ministro Sangiuliano
Metropolitan: la salvezza del presidio culturale di Chiaia è cosa quasi fatta. Tanti ancora i punti interrogativi che riguardano la gestione dello storico multisala ma, di...

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Metropolitan: la salvezza del presidio culturale di Chiaia è cosa quasi fatta. Tanti ancora i punti interrogativi che riguardano la gestione dello storico multisala ma, di sicuro, dall’incontro di ieri mattina in via del Collegio Romano è emersa la decisione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano di apporre un vincolo di destinazione d’uso culturale alla struttura. La procedura è al momento già in «fase istruttoria». Resta il fatto che, visto il vincolo imminente, il Metropolitan al momento è in vendita, come confermato dalla proprietà (Intesa Sanpaolo), i cui rappresentanti erano seduti al tavolo tecnico di ieri nella Capitale. 



È stato lo stesso Sangiuliano, ieri mattina, a presiedere alla riunione convocata per il multisala di Palazzo Cellamare. All’incontro, tra gli altri, erano presenti il direttore generale Abap Luigi La Rocca, il consigliere del ministro Luciano Schifone, il vicesindaco Laura Lieto, i gestori della struttura e, come detto, i rappresentanti della proprietà. In videoconferenza c’erano il presidente di Banca Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro e il sindaco Gaetano Manfredi.

La posizione di Sangiuliano è chiara: anche in caso di vendita della struttura, dovranno essere rispettate le prescrizioni imposte. In altri termini, il Metropolitan non abbandonerà la sua funzione di polo culturale: «Dobbiamo fare ogni sforzo comune per salvare il Metropolitan ed evitare che lo storico cinema diventi una sala Bingo o un supermercato - le parole del ministro - Banca Intesa ha annunciato l’intenzione di vendere l’immobile, ma dovrà eventualmente rispettare le prescrizioni che saranno imposte, qualora si arrivi a una simile decisione. Il Metropolitan è stato una delle sale più prestigiose e grandi d’Europa. Dobbiamo preservare questa memoria della città a ogni costo: lo storico cinema di Chiaia deve rimanere un autorevole presidio culturale di Napoli». 

Il quadro sul futuro del Metropolitan resta comunque articolato: potrebbe restare un cinema o diventare un «hub culturale ad ampio raggio», con alcune sale dedicate ad altre forme d’arte. Due ipotesi che non si escludono una con l’altra. La salvezza dell’attuale gestione delle famiglie Grispello-Caccavale è una possibilità, ma non un dato di fatto. «All’incontro - spiega il socio di maggioranza Peppe Caccavale - Sangiuliano ha confermato che la procedura per il vincolo sarà attivata nei prossimi giorni. Intesa Sanpaolo ha dichiarato l’intenzione di vendere la struttura. Sulla nostra gestione, non sappiamo ancora nulla». Nelle scorse settimane, a parte la richiesta della banca di liberare i locali, gli attuali gestori avevano fatto un’offerta di acquisto della struttura per circa 1,8 milioni. Il punto interrogativo sul cinema di Palazzo Cellamare riguarda poi anche l’aspetto del «federalismo demaniale - spiega il vicesindaco Lieto - su cui stiamo portando avanti una ricognizione con l’agenzia del Demanio per valutare la proprietà di quegli spazi in cui c’era un rifugio anti-aereo. L’incontro di ieri è andato bene. Abbiamo ribadito la convergenza di visione tra Comune e Ministero per salvare il valore culturale del Metropolitan. L’auspicio è che si possa arrivare a un progetto di riqualificazione che lo renda anche un hub culturale ad ampio raggio. Il Comune interverrà per mettere in pratica le procedure organizzative in caso di lavori alla struttura. La procedura per il vincolo di destinazione d’uso è in fase istruttoria, e su questo c’è accordo. Il provvedimento è in capo al Ministero, che ha il potere di apporlo». Novità sui dettagli tecnici potrebbero arrivare oggi, in occasione della visita a di Sangiuliano all’Albergo dei Poveri. 

Anche la società civile si è mobilitata per salvare il Metropolitan. Quasi mille le firme raccolte dalla petizione lanciata su change.org da Gennaro Capodanno del Comitato Valori Collinari. Per il 12 marzo, il deputato di alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de La Radiazza Gianni Simioli hanno organizzato una manifestazione sulla soglia del multisala: «L’incontro si è concluso con la volontà del ministro di porre un vincolo al Metropolitan - commentano - Un atto che riteniamo assolutamente corretto e condivisibile. La Banca ha annunciato l’intenzione di vendere l’immobile. Dobbiamo fare il tutto per tutto per salvare uno degli ultimi presidi culturali, luoghi non soltanto simbolici ma dotati di un potere formativo. Oggi più che mai c’è bisogno di più cultura e meno consumismo per salvare la nostra identità. Per questo è confermata la mobilitazione per domenica 12 marzo, alle 10.30, all’ingresso del Metropolitan». Sempre ieri, la giunta della prima municipalità ha poi approvato un ordine del giorno «per ribadire l’importanza di vincolare il Metropolitan e chiedere agli organi competenti di approfondire la vicenda che riguarda la proprietà dell’immobile - dicono il presidente Giovanna Mazzone, che aderirà alla manifestazione del 12, e l’assessore alla cultura Benedetta Sciannimanica - l’ordine del giorno sarà presentato in consiglio entro questa settimana. Non potevamo non esprimerci su una questione così importante per il nostro territorio. Vanno salvati i pochi luoghi di cultura rimasti vivi dopo la crisi dovuta alla pandemia».

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Il Mattino