Nessun passo indietro. Dopo la dura presa di posizione di Orfini, dopo le critiche di Martina, dopo che un consigliere ha rinunciato alle deleghe, dopo una paura di riflessione di...
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La questione della città metropolitana continua a scuotere il Pd. Il 31 marzo Luigi de Magistris, non avendo una propria maggioranza, ha assegnato una delega a ogni consigliere metropolitano, sia tra gli arancioni che tra Forza Italia, i dem e il consigliere 5Stelle. In verità assegnando proprio a piddini le deleghe più rilevanti: quella ai fondi europei al capogruppo Giuseppe Jossa e quella ai trasporti a Giuseppe Cirillo. Un'intesa subito definita come «istituzionale» per una semplice ragione: a differenza dalle vecchie Province, in cui i cittadini votavano, i membri della città metropolitana sono scelti dai sindaci e dagli amministratori e il sindaco della città metropolitana è il sindaco di Napoli, sempre. E resta commissario se non si forma una maggioranza. Così il 31 marzo, termine ultimo per approvare il bilancio ed evitare il commissariamento, i consiglieri metropolitani Pd hanno accettato le deleghe.
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Il Mattino