Comune di Napoli coi conti in rosso: Palazzo Fuga in vendita per far cassa

Comune di Napoli coi conti in rosso: Palazzo Fuga in vendita per far cassa
La vendita di Palazzo Fuga e anche altro, come le restanti quote Gesac e la Terme di Agnano, due partecipate, pur di alleggerire quel macigno da mezzo miliardo alla voce...

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La vendita di Palazzo Fuga e anche altro, come le restanti quote Gesac e la Terme di Agnano, due partecipate, pur di alleggerire quel macigno da mezzo miliardo alla voce passività che soffoca il bilancio e che da un momento all’altro potrebbe trasformarsi in debito vero e proprio e da saldare subito. Se ne è parlato al vertice di maggioranza di ieri in Palazzo San Giacomo, con qualche defezione e la novità - dal punto di vista delle strategie per fare cassa - di mettere appunto mano al patrimonio. Chiariamo, siamo alle intenzioni, figurarsi su Palazzo Fuga, sulla ipotesi di dismissione del quale già sono emerse voce discordanti e distinguo. E soprattutto alternative - onestamente - più praticabili e in brevissimo tempo, da Alessandro Fucito presidente del Consiglio comunale ed esponente di Sinistra italiana oltre che ex assessore al Patrimonio che della materia è buon conoscitore. La sostanza politica è che a sei anni dall’inizio dell’era arancione, si comincia almeno a immaginare come motore per risolvere definitivamente i problemi finanziari di Palazzo San Giacomo, la leva del patrimonio, che va valorizzato ma non svenduto. Come consigliato dalle Sezioni riunite della Corte dei Conti da anni. Fermo restando che questa montagna di debiti arriva dal passato, è altrettanto vero che la quota parte arancione c’è: come può sfilarsi del tutto il Comune dal fallimento della Bagnolifutura per il quale la curatela ha chiesto 393 milioni all’Ente? 


L’umore al vertice di maggioranza era sul depresso andante, data la situazione c’è da crederci, C’è chi ha preferito fare altro: «Non ho partecipato. Stavo sull’uscio della porta del mio ufficio ad aspettare il messo notificatore per avere tra le mani il documento del bilancio - racconta Nino Simeone del gruppo DemA - ma purtroppo non è arrivato ancora e preferisco aspettare il documento» dice sul filo dell’amara ironia Simeone che è anche presidente della commissione Trasporti. E sta cercando una strada per fare abbassare almeno i ticket dei parcheggi finiti nel tritacarne degli aumenti per il quasi fallimento di Anm. Per Simeone - questo il ragionamento - bisogna passare dalla chiacchiere, nemmeno quelle dell’assessore competente Salvatore Palma, ma di altri soggetti, alle strategie concrete. Tuttavia è Palma che avrebbe messo nella relazione di bilancio la possibilità della vendita di Palazzo Fuga.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino