La vendita di Palazzo Fuga e anche altro, come le restanti quote Gesac e la Terme di Agnano, due partecipate, pur di alleggerire quel macigno da mezzo miliardo alla voce...
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L’umore al vertice di maggioranza era sul depresso andante, data la situazione c’è da crederci, C’è chi ha preferito fare altro: «Non ho partecipato. Stavo sull’uscio della porta del mio ufficio ad aspettare il messo notificatore per avere tra le mani il documento del bilancio - racconta Nino Simeone del gruppo DemA - ma purtroppo non è arrivato ancora e preferisco aspettare il documento» dice sul filo dell’amara ironia Simeone che è anche presidente della commissione Trasporti. E sta cercando una strada per fare abbassare almeno i ticket dei parcheggi finiti nel tritacarne degli aumenti per il quasi fallimento di Anm. Per Simeone - questo il ragionamento - bisogna passare dalla chiacchiere, nemmeno quelle dell’assessore competente Salvatore Palma, ma di altri soggetti, alle strategie concrete. Tuttavia è Palma che avrebbe messo nella relazione di bilancio la possibilità della vendita di Palazzo Fuga. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino