La comunità di Napoli esprime sconcerto e sdegno per il post pubblicato sulla pagina Facebook «Luigi de Magistris - Sindaco per Napoli», pubblicato il 28...
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Analogamente, definire la diciassettenne attivista palestinese Ahed Tamini come «la ragazzina palestinese arrestata da minorenne per aver manifestato il legittimo disprezzo contro l'esercito occupante della sua terra» è tendenzioso e mistificatorio dal momento che quella minorenne, educata all'odio fin dalla più tenera età e premiata dal leader turco Erdogan, «è stata arrestata dopo aver aggredito un giovane militare israeliano mentre presidiava una strada, senza che questi avesse compiuto alcuna azione violenta e senza alcuna reazione da parte del militare a quell'aggressione chiaramente provocatoria». «Quindi - sottolinea la comunità ebraica - l'arresto e la condanna della giovane attivista palestinese, minorenne ma non certo una «ragazzina», sono stati del tutto legittimi nell'ambito del rispetto delle leggi di un qualunque Stato democratico: questa è democrazia. «Termini suggestivi ma palesemente imprecisi per chiunque abbia una conoscenza approfondita dei fatti, ancor più se adoperati per comunicare su un social network, sono poco consoni ad una istituzione pubblica come il Comune di Napoli, tanto più che, come dimostrano diversi commenti a questo e ad altri post sul medesimo argomento pubblicati su Facebook dal sindaco De Magistris e, finiscono con l'incoraggiare e l'alimentare il pregiudizio antiebraico e antiisraeliano».
«Napoli - si conclude la nota - ha molti problemi ancora irrisolti che riguardano tutti i suoi abitanti e rispetto ai quali certi sconfinamenti in materia di politica estera da parte del suo Sindaco risultano inspiegabili a meno che non siano dovuti ad una visione pregiudiziale di Israele e della questione israelo palestinese. Ci auguriamo che il Sindaco e la sua Giunta continuino ad impegnarsi per risolvere i problemi della nostra città e che eventuali esternazioni su materie di competenza di altre istituzione siano improntate a maggior equilibrio e rispetto della realtà e di tutte le sensibilità interessate». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino