Sea Ross Conference, la nave rompighiaccio Laura Bassi torna nel porto di Napoli

Il contrammiraglio Massimiliano Nannini: «I cambiamenti climatici sono in corso ed ai poli sono sempre più veloci, dobbiamo gestire questi cambiamenti»

Immagine tratta dal convegno Sea Ross Conference
Torna la Sea Ross Conference, la conferenza internazionale, promossa nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide, che ha riunito a Napoli la...

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Torna la Sea Ross Conference, la conferenza internazionale, promossa nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide, che ha riunito a Napoli la comunità scientifica mondiale che studia il mare di Ross e le variazioni climatiche globali. Studiosi provenienti dagli Stati Uniti, dalla Cina, dal Sud Corea e dalla Nuova Zelanda si confronteranno a venti anni di distanza dall’ultimo simposio internazionale, per fare un punto sul cambiamento climatico e pianificare insieme le attività per i prossimi dieci anni. La giornata conclusiva, il 7 luglio, vedrà la Laura Bassi, l’unica nave rompighiaccio di proprietà della comunità scientifica italiana, ormeggiare nel porto di Napoli

Lo studio di zone così remote del pianeta permette di analizzare fenomeni globali di variabilità climatica: «Il Mare di Ross è un regolatore del clima – hanno sottolineato il prof. Giorgio Budillon ed il prof. Pierpaolo Falco, ex docente Parthenope, attualmente all’Università Politecnica delle Marche - negli ultimi anni abbiamo assistito a cambiamenti climatici che vanno nella direzione opposta a quanto era stato previsto dagli scienziati: per esempio l’aumento di salinità del Mare di Ross è un effetto che contrasta con quanto era stato previsto dalla scienza in conseguenza dello scioglimento dei ghiacci».

«È fondamentale incrementare l’attività di collaborazione e cooperazione già attualmente esistente. - ha sottolineato poi il Contrammiraglio Massimiliano Nannini, Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina - I cambiamenti climatici sono in corso ed ai Poli sono sempre più veloci, dobbiamo gestire questi cambiamenti che non possono essere fermati e capire che direzione stanno prendendo per cercare di anticipare gli eventi; lo studio approfondito dell’Antartide permette di capire come evolverà la climatologia dell’Antartide e quindi del mondo».

Infine, Silvano Onofri, Presidente della Commissione Scientifica Nazionale per l'Antartide, ha poi sottolineato che il mare di Ross è «importantissimo per la produttività degli oceani e per la regolazione del clima globale. E’ un mare sottoposto a protezione, ci sono 1,55 milioni di km quadrati di area protetta che è stata deliberata internazionalmente nel 2016. Ora, nonostante la resistenza di alcuni Paesi, siamo in attesa di poter passare alla fase esecutiva nella quale si decideranno anche le azioni per la tutela, il monitoraggio e lo studio dell’area».

 

 

 

 

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Il Mattino