Riprende quota l'ipotesi Peperoncino torna in ballo anche il maxi-presepe

Riprende quota l'ipotesi Peperoncino torna in ballo anche il maxi-presepe
Che fine fa adesso il Corno? Il lungomare resterà disadorno in questo Natale? In attesa di dare e darsi una risposta, in Comune si sta lavorando a una eventuale opzione...

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Che fine fa adesso il Corno? Il lungomare resterà disadorno in questo Natale? In attesa di dare e darsi una risposta, in Comune si sta lavorando a una eventuale opzione alternativa. E quella del Peperoncino di Giuseppe Carta - arrivato secondo nella gara che ha visto vincere Italstage, gli stessi di «N’Albero» dell’anno scorso - non è da scartare. Tutto così semplice? Assolutamente no, la situazione è ingarbugliata e la soluzione come si dice in questi casi complessa. Diciamo subito che di ufficiale non c’è nulla, il no del soprintendente Luciano Garella al Corno in via formale dovrebbe arrivare in conferenza dei servizi, programmata per metà settimana.



Fino a quel giorno in teoria tutto può accadere, anche se un ripensamento di Garella sembra oggettivamente da escludere. A Palazzo San Giacomo, a iniziare dal sindaco Luigi de Magistris, c’è preoccupazione. Italstage ha vinto la gara e vuole investire un milione ma solo a patto che il Corno stia lì, alla Rotonda Diaz, altrimenti l’investimento - da un punto di vista finanziario - si rivelerebbe un flop. C’è un gran lavorio in Comune per non mollare il Corno. Di qui il pressing su Pietro Spirito - presidente dell’Autorità portuale - che avrebbe dato un assenso di massima per installare la megastruttura dalle parti del Beverello a beneficio dei turisti che sbarcano dalle navi da crociera. Italstage non ci sta, almeno a oggi. Dal Comune trapelano anche altre idee, come quella del Corno in piazza Garibaldi o piazza Mercato. Siti dove c’è lo spazio necessario per l’installazione, zone di passaggio che garantirebbero l’afflusso di molti visitatori e anche un ritorno economico.

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