Napoli, stangata Corte dei Conti: focus sui bilanci, rischio sanzioni

Napoli, stangata Corte dei Conti: focus sui bilanci, rischio sanzioni
I magistrati della Corte dei Conti, per qualche giorno, avranno un ufficio a Palazzo San Giacomo dal quale esamineranno i conti dell'Ente, a iniziare dal piano di rientro del...

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I magistrati della Corte dei Conti, per qualche giorno, avranno un ufficio a Palazzo San Giacomo dal quale esamineranno i conti dell'Ente, a iniziare dal piano di rientro del debito, come si ricorderà il Comune è un ente in predissesto sottoposto a procedure molto rigide per il risanamento dei conti. E la possibilità che scattino prescrizioni severe è molto elevata. Sotto la lente di ingrandimento la questione del disavanzo che è tornato a crescere, infatti negli ultimi tre anni non è stato appostato nulla. Dagli 850 milioni del 2014 il Comune era sceso a 205, poi con il riaccertamento dei debiti - inclusi quelli maturati dall'amministrazione arancione - è tornato a salire vertiginosamente fino a sfiorare i 700 milioni.


E questo perché i fondi accantonati per abbattere il disavanzo, la cosiddetta «cassa vincolata», sono stati utilizzati per mettere una pezza qui e là e sanare i buchi del bilancio ordinario. Una situazione effetto - diciamo così - di cause esogene, dei nuovi debiti maturati tra i quali vanno inclusi quelli che arrivano dal post-sisma del 1980 e dal commissariato per l'emergenza rifiuti, dei tagli fatti dallo Stato, ma anche di cause endogene come l'incapacità di riscuotere le gabelle, la voragine delle partecipate, la mancata dismissione del patrimonio, il continuo ricorso ai debiti fuori bilancio. Sintomi di una malattia che negli ultimi sei anni si è addirittura aggravata. «Si tratta di controlli e come sempre ci mettiamo a disposizione» racconta l'assessore competente Enrico Panini. «La Corte dei Conti ci ha chiesto un posto qui in Comune dove potere esaminare i documenti sul piano di rientro e per noi non ci sono problemi» conclude l'assessore.

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Il Mattino