I magistrati della Corte dei Conti, per qualche giorno, avranno un ufficio a Palazzo San Giacomo dal quale esamineranno i conti dell'Ente, a iniziare dal piano di rientro del...
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E questo perché i fondi accantonati per abbattere il disavanzo, la cosiddetta «cassa vincolata», sono stati utilizzati per mettere una pezza qui e là e sanare i buchi del bilancio ordinario. Una situazione effetto - diciamo così - di cause esogene, dei nuovi debiti maturati tra i quali vanno inclusi quelli che arrivano dal post-sisma del 1980 e dal commissariato per l'emergenza rifiuti, dei tagli fatti dallo Stato, ma anche di cause endogene come l'incapacità di riscuotere le gabelle, la voragine delle partecipate, la mancata dismissione del patrimonio, il continuo ricorso ai debiti fuori bilancio. Sintomi di una malattia che negli ultimi sei anni si è addirittura aggravata. «Si tratta di controlli e come sempre ci mettiamo a disposizione» racconta l'assessore competente Enrico Panini. «La Corte dei Conti ci ha chiesto un posto qui in Comune dove potere esaminare i documenti sul piano di rientro e per noi non ci sono problemi» conclude l'assessore.
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Il Mattino