Napoli, venerdì sciopero generale della Fiom: corteo per lavoro e democrazia

Napoli, venerdì sciopero generale della Fiom: corteo per lavoro e democrazia
«Lavoro, legalità, uguaglianza, democrazia». Queste le parole d'ordine della manifestazione promossa per venerdi 21 novembre a Napoli in occasione dello sciopero generale...

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«Lavoro, legalità, uguaglianza, democrazia». Queste le parole d'ordine della manifestazione promossa per venerdi 21 novembre a Napoli in occasione dello sciopero generale dei metalmeccanici della Fiom. Il corteo parterà alle ore 9,30 da piazza Mancini per raggiungere piazza Matteotti, dopo aver attraversato Corso Umberto I, piazza Bovio, via Sanfelice e via Diaz. Sul palco gli interventi del segretario confederale Cgil Franco Martini e del segretario generale nazionale Fiom, Maurizio Landini che saranno preceduti dalle testimonanze del mondo del precariato, della salvaguardia ambientale e da un delegato Fiat di Pomigliano. Circa ventimila le presenze previste dagli organizzatori. Cento i pullman che raggiungeranno il capoluogo da ogni parte della regione. In corteo anche i lavoratori dell'Ilva di Taranto e delle acciaierie di Terni.




«Con la manifestazione di venerdi - ha affermato il segretario generale della Fiom Campania, Andrea Amendola nella conferenza stampa di presentazione della mobilitazione - intendiamo dare visibilità alle drammatiche condizioni nella quali versa il Mezzogiorno, penalizzato dalle scelte sbagliate di questo governo. Vogliamo che sia una manifestazione pacifica e ricca di contenuti». I segretari generali Cgil Campania e Napoli, Franco Tavella e Federico Libertino hanno sottolineato l'importanza della scelta del capoluogo campano come sede della seconda grande manifestazione della Fiom dopo l'appuntamento di Milano. «Non sarà solo protesta ma anche proposta - ha precisato Libertino - in alternativa a ciò che fa il governo. Nel Mezzogiorno non si investe da anni, bisogna invertire questa tendenza».



«Il governo con le sue scelte - ha denunciato Tavella - produce un dibattito stucchevole sulla libertà di licenziare e distrae l'attenzione dal vero dramma di questo Paese, il Mezzogiorno, dove ci sono venti milioni di abitanti che vivono in una condizione di disuguaglianza che viene totalmente ignorata». Enzo Masini, della segreteria nazionale Fiom, ha segnalato «una grande attenzione rispetto alla mobilitazione dei metalmeccanici Cgil, che proseguirà anche oltre venerdi 21, con lo sciopero generale del 12 dicembre».
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Il Mattino