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Uno eviterebbe volentieri i Capodanno in piazza; l’altro non è d’accordo. Il governatore De Luca e il sindaco Manfredi sugli eventi pubblici a cavallo tra l’ultimo e il primo dell’anno la pensano diversamente. «Sarei per evitarle», propone De Luca in linea con l’idea di stoppare anche le attività scolastiche dall’8 dicembre; «Se chiudiamo le piazze le persone si assembrano fuori», rimarca invece il primo cittadino di Napoli, evidentemente di tutt’altra opinione.
L’idea di chiudere, ça va sans dire, è del governatore da sempre seguace della linea dura sulle misure contro il Covid. E l’approccio lo propone in diretta nel corso della sua consueta diretta settimanale del venerdì, proprio nel giorno in cui si dovevano inaugurare le Luci d’artista nella sua Salerno. Un altro caso da assembramento prima che il taglio del nastro saltasse improvvisamente ieri pomeriggio.
Da palazzo San Giacomo, però, si tirano fuori. «Penso che il presidente De Luca non intendesse voler chiudere le piazze, anche perché se chiudiamo le piazze le persone si assembrano fuori», spiega il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenendo a La7, quando gli chiedono una sua opinione sull’idea del presidente della giunta regionale della Campania. Subito dopo, l’ex ministro dell’Università, focalizza invece un problema simile ma a cavallo di tutte le festività natalizie: la movida e gli assembramenti di giovani. Problema, per lui, più impellente e forse ancora più pericoloso dell’evento delle piazze. «Per ora, prima di arrivare a Capodanno, ci stiamo preoccupando di Natale e di come ridurre l’effetto degli aperitivi del 24 dicembre, altro grande rito di massa dei nostri giovani. Cercheremo di coniugare la voglia di festeggiare da parte dei giovani anche con le condizioni di sicurezza che devono essere garantite. Poi vedremo», premette Manfredi che di questo nodo ne ha discusso ieri mattina con il prefetto. «Stamattina (ieri, ndr) abbiamo fatto un lungo comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura - conclude Manfredi - proprio per cercare di fare in modo che ci sia un controllo sull’uso delle mascherine e si riducano gli assembramenti laddove è possibile. È chiaro che noi valuteremo gli andamenti giorno per giorno, considerato l’andamento del contagio».
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