Una cabina di regia tutta interna alla Regione Campania per rendere più incisiva l'azione nell'ambito delle politiche culturali. Così si può definire...
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Il Coordinamento regionale delle Arti e della Cultura - spiegano dagli uffici di Santa Lucia - vuole essere un luogo di incontro e di pensiero sulle attività culturali che vengono realizzate in Campania con tutte le Fondazioni ad esclusiva partecipazione regionale. Dunque, ne faranno parte il Museo Madre, il Festival di Ravello, il Napoli Teatro Festival Italia e la Film commission. A queste va aggiunta Scabec, la società in house della Regione Campania preposta alla valorizzazione e alla promozione dell'inestimabile patrimonio artistico e culturale regionale. Accanto alle fondazioni e alle società, siederanno esponenti degli uffici di presidenza, del capo di gabinetto, dell'ufficio di programmazione unitaria dei fondi europei, della direzione generale Cultura e dell'ufficio comunicazione del presidente.
L'organismo nasce dall'esigenza di armonizzare i programmi e i progetti culturali, ma anche dalla volontà di aprire un dialogo con gli operatori in modo da capirne i nuovi fabbisogni. Lo scopo di tale sforzo, si apprende ancora da fonti regionali, è quello di aumentare la capacità di fruizione dei beni culturali, ampliandone la penetrazione territoriale «sia orizzontalmente, coinvolgendo le diverse anime artistiche e culturali, sia verticalmente, recuperando radici profonde di tradizioni e costumi che sostanziano la nostra storia». L'intento, insomma, è quello di rafforzare le sinergie tra le varie attività culturali che si svolgono all'interno della Regione Campania, in un'ottica di programmazione condivisa. Non solo: tra le altre finalità del nascente Coordinamento c'è anche lo sviluppo di nuovi temi, come quello della rigenerazione urbana attraverso l'arte. Un caso emblematico è il progetto «Via Duomo, la strada dei musei», promosso proprio dalla Regione Campania: un sistema che ha già cominciato a dare i suoi buoni frutti anche in termini di ricadute positive sul quartiere. Ad ispirare la creazione della cabina di regia culturale, anche la volontà di lavorare ad un brand forte che rappresenti l'identità culturale campana al livello internazionale e la necessità di comunicare più efficacemente le iniziative realizzate dalla Regione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino