Potrebbe essere considerata come un passaggio di consegne la lunga riunione che ieri, per circa quattro ore, ha visto lavorare gomito a gomito il manager del Cardarelli Ciro...
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Un gigante dai piedi di argilla, il presidio oggi. A fronte di elevate professionalità è grave la carenza di infermieri. Al palo anche l'approvvigionamento di molti beni di consumo che impediscono il funzionamento di apparecchiature ad alta tecnologia tra cui l'ecolaser, il robot chirurgico e il neuromonitor. Carenze che rallentano soprattutto le attività di sala operatoria. Così in Chirurgia endocrina, alcuni pazienti, inoperabili con le tecniche tradizionali, sono in lista di attesa da un anno. Tra questi circa 60 o 70 sono affetti da tumori e anche se trattabili senza il laser attendono 3 o 4 mesi. Così anche in altre discipline come la neurochirurgia.
Il primo nodo riguarda l'ecolaser, indispensabile ad esempio per eradicare in sicurezza alcuni tumori endocrini invasivi. Apparecchiature da fine dicembre inutilizzate nelle sale operatorie in quanto manca il collaudo e si è in attesa che la direzione sanitaria della Asl individui un tecnico. C'è poi il robot, anche questo inutilizzato da un anno. Costato 3,5 milioni la Asl ne spende 300 mila euro in manutenzione ma è fermo dopo i primi interventi in quanto mancano dispositivi monouso come pinze, forbici e strumenti di dissezione.
La pratica per acquisirne di nuovi è ancora in corso, c'è poi lo scoglio del neuromonitor che durante gli interventi individua le strutture nervose evitando lesioni irreparabili e complicazioni della chirurgia del testa collo: mancano degli aggeggi ed elettrodi che costano 300 euro ad intervento.
Proprio Verdoliva si avvia alla guida della Asl Napoli 1 Centro. Quella che finora era solo una voce di corridoio, uno scenario possibile, ieri, col passare delle ore, è diventata una realtà imminente, anche se di formale non c'è ancora nulla. Il passaggio non è stato cioè ufficializzato.
A decidere è il governatore della Campania Vincenzo De Luca che, secondo quanto trapela, avrebbe vinto le ultime resistenze opposte dai due manager. Il primo ad accettare di assumere altri ruoli (forse sub commissario amministrativo in un'altra Asl, ma non è ancora stabilito) e il secondo a mollare il timone del più grande ospedale del Sud per insediarsi sul ponte di comando della altrettanto vasta, quanto problematica, Asl Napoli 1.Fonti bene informate rivelano che Forlenza già ieri abbia iniziato a mettere ordine tra le carte e i documenti del suo ufficio al Frullone anticipando un trasloco ormai dato per certo. Alla guida del Cardarelli, in questa complessa fase di interregno, resterebbe Anna Iervolino, attuale direttore amministrativo, anche lei con funzioni di commissario. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino