Napoli, incendio campo rom, De Magistris: «Individuare i responsabili»

Napoli, incendio campo rom, De Magistris: «Individuare i responsabili»
«Ci auguriamo che la magistratura e le forze dell'ordine individuino al più presto i responsabili perché dobbiamo capire chi ha voluto un'azione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Ci auguriamo che la magistratura e le forze dell'ordine individuino al più presto i responsabili perché dobbiamo capire chi ha voluto un'azione criminale quando era noto che si stava portando a termine un'operazione che avrebbe coniugato legalità, umanità, inclusione». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in riferimento all'incendio del campo di Cupa Perillo a Scampia. Il sindaco, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha ribadito la sua opinione secondo cui l'incendio dello scorso 27 agosto sia di natura «dolosa e criminale». De Magistris ha spiegato che nell'area di Cupa Perillo, anche in virtù di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, «era già programmata la dislocazione dei rom in altre strutture per favorire l'opera di bonifica della zona e poi realizzare un piccolo villaggio, già finanziato, con strutture decenti e non baraccopoli».



Un percorso che - come sottolineato - va nel solco delle operazioni già realizzate a Gianturco e a Barra. «Per la prima volta nella storia della nostra città - ha affermato il sindaco - noi abbiamo messo in campo un lavoro molto importante, strutturale con tutte le altre istituzioni e la comunità rom perché non accettiamo né la tesi degli sgomberi coatti, forzosi di chi non vuole l'inclusione né possiamo tollerare baraccopoli e situazioni in cui si vive tra i rifiuti e in cui la dignità delle persone è mortificata». In riferimento all'incendio, il sindaco ha evidenziato che ha causato «danni ambientali molto gravi, danni materiali con la distruzione di circa venti mezzi Asia e ha portato - ha concluso - all'esigenza immediata di garantire la tutela della salute e trasferire provvisoriamente i rom in luoghi subito disponibili».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino