Napoli, tregua in Dema: pioggia di fondi dalla Città metropolitana

Napoli, tregua in Dema: pioggia di fondi dalla Città metropolitana
Via libera del Consiglio comunale al bilancio consolidato con sul groppone 4,8 miliardi di debiti tra aziende partecipate e Comune. Sarà pure vero che il valore del...

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Via libera del Consiglio comunale al bilancio consolidato con sul groppone 4,8 miliardi di debiti tra aziende partecipate e Comune. Sarà pure vero che il valore del patrimonio immobiliare è il doppio dei debiti, ma la mole del deficit è tale da far tremare le vene. Passa anche l'accordo con la Città metropolitana - e questa è la buona notizia di giornata - che porta nelle casse di Palazzo San Giacomo quasi cento milioni. Oro colato da scaricare sulla manutenzione urbana. Regge - nella sostanza - la maggioranza del sindaco Luigi de Magistris, la prima verifica dopo la sfiducia mancata delle opposizioni ha dato risposte concrete e non era così scontato. Ma non sono tutte rose e fiori perché de Magistris deve aggiustare le cose in casa sua ricostruendo un rapporto di fiducia dal punto di vista umano prima ancora che politico con la sua gente. I consiglieri della maggioranza hanno torchiato l'ex pm esortandolo a tradurre in atti concreti l'impegno da profondere sul miglioramento dei servizi. E soprattutto lo hanno invitato ad ascoltare: «Non possiamo essere solo quelli che alzano la mano - spiega Nino Simeone che si è astenuto sul bilancio - io non boccio la manovra, ma il tuo comportamento di strafottenza che non rispondi nemmeno alle richieste che ti arrivano caro Luigi, malgrado resti il mio sindaco». Dai rosso-arancioni - con Mario Coppeto di Sinistra in Comune - arriva anche l'invito affinché l'ex pm riapra un dialogo con le opposizioni che ieri hanno lasciato l'Aula dopo l'appello iniziale.


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L'accordo con la Città metropolitana sul Piano strategico dal valore di 92 milioni mette in moto 121 progetti su ambiente, infrastrutture ovvero le strade e le scuole, Ztl, sport e cultura per un valore di 174 milioni. La differenza è colmata con fondi propri del Comune, della Regione - è il caso delle Ztl - e del Patto per Napoli. Si tratta di quasi tutti progetti esecutivi cantierabili tra febbraio e marzo e in caso di economie da ribasso d'asta i soldi risparmiati verranno investiti sui progetti rimasti fuori dal finanziamento. Si tratta di uno degli atti più importanti di questo secondo tormentato mandato a guida de Magistris. Sul fronte politico c'è da registrare la contraddizione di Pd e Fi. In Città metropolitana il Piano strategico dal valore di quasi 400 milioni distribuiti su tutti e 91 comuni della provincia è stato approvato all'unanimità. Tanto che de Magistris - in qualità di sindaco metropolitano - ha affidato a Giuseppe Tito, sindaco Pd di Meta di Sorrento, la gestione del Piano strategico. Eppure ieri i dem hanno lasciato il Consiglio comunale non votando un atto fortemente voluto dallo stesso partito a livello metropolitano. Una contraddizione alla quale non sfugge neanche Fi.

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Il via libera al bilancio consolidato - delibera proposta dal vicesindaco Enrico Panini - come effetto positivo produrrà già oggi lo sblocco di 229 assunzioni. Vale a dire la stabilizzazione a tempo pieno di 200 Lsu che andranno a integrare l'organico dei comunali spolpato da quota 100. In 70 copriranno i vuoti nella gestione dei cimiteri, la restante parte sarà inserita nelle scuole, farà il messo notificatore e andrà negli uffici. In più ci sono 29 assunzioni di educatrici ed educatori tenendo presente che a Napoli ci sono già 56 asili nido aperti e funzionanti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino