Discarica Piazzale Tecchio: ecco come sono ridotti i giardinetti | Foto - Video

Rifiuti nei giardinetti
Piazzale Tecchio, la scena è quella di un film, purtroppo, già visto. La grande area verde di fronte alla Stazione...

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Piazzale Tecchio, la scena è quella di un film, purtroppo, già visto. La grande area verde di fronte alla Stazione Ferroviaria si propone alle cronache, non per l’enorme risorsa ambientale che dovrebbe rappresentare per Fuorigrotta, bensì per l’incuria e le disastrose condizioni in cui si presenta.









Rifiuti sono disseminati ovunque, sparsi su tutto il prato, in ogni angolo e in bella evidenza:cartoni, cassette di legno, bottiglie di plastica e di vetro, resti di carte bruciate, lattine, siringhe, materiali edili ed elettrici. E’ uno spazio verde ridotto a “discarica” che sembra essere sempre più preda dell’inciviltà e del degrado.



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“Qui regna l’anarchia – ci spiega un cittadino – c’è spazzatura ovunque e sporcizia di ogni genere, anche più avanti, dove c’è la stazione Cumana. Di sera i giardini sono frequentati anche da ubriaconi, tossicodipendenti che danno il loro contributo.



E’ chiaro che in un ambiente così sudicio prolificano topi e insetti di ogni genere. Occorrerebbe una grande opera di bonifica” Il piazzale si mostra così agli occhi di chi, uscendo dalla stazione ferroviaria, si accinge a dirigersi, a piedi, nei vari luoghi del quartiere flegreo. Alle tante persone che affollano la piazza, ogni giorno, davanti alle fermate dei pullman dell’Anm e dell’Eav, in attesa di poter prendere il bus che li porterà, poi, ai luoghi di destinazione. E, naturalmente, a tutti coloro, residenti e non, che avrebbero piacere di poter trascorrere un po’ di tempo libero ai giardinetti del quartiere. In prossimità della fermata Eav, proseguendo la nostra passeggiata, ci imbattiamo, installata sul marciapiedi, in una vecchia garitta in acciaio, abbandonata, come quelle in uso ai caselli autostradali e sulla tangenziale.



Sì, proprio il casello dove siamo obbligati a fermarci per pagare la tariffa del viaggio automobilistico effettuato. Forse in passato sarà servita per il ricovero del personale di servizio delle società di trasporto? La novità, però, è che attualmente funge da guardaroba per i clochard, gli “invisibili” della zona che ogni sera si preparano ad affrontare la nottata all’aperto.



E all’interno sono custodite, infatti, coperte, cartoni , bidoni, cuscini e anche un vecchio armadio. Premesso che i cittadini devo fare la loro parte ed evitare assolutamente di sporcare e danneggiare gli spazi pubblici, pensiamo che sia dovere delle istituzioni e dei servizi comunali e municipali garantire la manutenzione, la pulizia e anche la sorveglianza necessaria per evitare di poter rivedere immagini del genere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino