Salta tavolo istituzionale, tensione tra disoccupati e polizia nel cuore di Napoli

I lavoratori respinti da cordone di agenti in tenuta antisommossa

Salta tavolo istituzionale, tensione tra disoccupati e polizia nel cuore di Napoli
«Gli impegni assunti vanno mantenuti» gridano gli oltre 500 disoccupati radunati alle nove di questa mattina nella centralissima piazza del Gesù. Ma il tavolo...

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«Gli impegni assunti vanno mantenuti» gridano gli oltre 500 disoccupati radunati alle nove di questa mattina nella centralissima piazza del Gesù. Ma il tavolo interistuzionale salta ed in città esplode la protesta. L’incontro si sarebbe dovuto tenere in Prefettura tra il 3 e il 4 ottobre scorso, come garantito a Roma solo due settimane fa direttamente dai dirigenti del ministero del Lavoro. Ponendosi come apripista per discutere, finalmente, del futuro della platea napoletana dei disoccupati di lunga durata. Se i corsi di formazione sono stati già avviati da mesi, i disoccupati aspettano, infatti, ancora di sapere quando saranno avviati al lavoro nei progetti di pubblica utilità.

Dopo nove anni di lotta e tante promesse tradite, gli aderenti del Movimento Sette Novembre e del Cantiere 167 Scampia si dicono “presi in giro dagli appuntamenti che continuano a slittare” e se non arriverà presto una convocazione promettono di farsi sentire nuovamente anche tra le strade della capitale. Nel mentre stamane sono tornati a creare disagio lungo le vie di Napoli. 

Il corteo, partito da piazza del Gesù, ha raggiunto prima la sede del consiglio metropolitano di Santa Maria la Nova, dove una delegazione ha incontrato i rappresentanti del Consiglio ed il vicesindaco di città metropolitana, Giuseppe Cirillo. Dopo il colloquio è partito un nuovo corteo per raggiungere piazza Plebiscito, dove c’è la prefettura partenopea. La tensione è salita quando la marcia ha raggiunto piazza Matteotti con i manifestanti che invece di proseguire per via Medina hanno provato a raggiungere la piazza passando direttamente per la centralissima via Toledo.

Qui sono stati però respinti da un cordone di agenti in tenuta antisommossa. Nei pressi della stazione della metropolitana si è consumato un breve scontro tra le due fazioni, fortunatamente senza feriti. I disoccupati hanno tuttavia provato a passare ugualmente il blocco dei poliziotti, riuscendoci dopo pochi ma intensi attimi concitati. Ma la protesta non era ancora finita e al Plebiscito tre ragazzi si sono arrampicati per un’ora sulle impalcature poste all’ingresso di Palazzo Reale. Con l’obiettivo di far convocare quanto prima l’atteso tavolo interistuzionale. Contemporaneamente i portavoce dei due movimenti hanno incontrato nella sede istituzionale il viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata. 

«A distanza di due settimane dall’incontro al ministero del Lavoro – chiarisce Eduardo Sorge, portavoce del Movimento 7 novembre – aspettiamo ancora la convocazione del tavolo interistuzionale con prefettura, ministero degli Interni, dicastero del Lavoro, Comune di Napoli, Regione e Città metropolitana. Ma purtroppo davanti ad una platea che chiede risposte concrete da anni continuano i ritardi perpetrati sulla pelle di centinaia di famiglie che non chiedono il reddito ma il lavoro».

«Oggi siamo scesi in piazza per sollecitare gli enti locali ad una rapida convocazione – precisa Omero Benfenati del Comitato Vele e Cantiere 167 di Scampia – ci hanno assicurato che la prossima settimana uscirà la data dell’incontro. Dopo gli impegni presi aspettiamo i dovuti sviluppi: ormai non possiamo più aspettare».

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Il Mattino