Nel nome della parità dei sessi e per più prosaiche necessità economiche. Fatto che anche il Circolo Nautico Posillipo ha deciso di accettare le donne socie....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dal circolo Posillipo ci tendono a sottolineare che non c'è mai stata alcuna reale discriminazione verso le donne sociali. Come ricorda il presidente nella sua lettera, l'articolo 8 dello statuto recita che «sono sostenitori, il primo step per entrare a far parte della famiglia sociale, le persone che hanno compiuto diciotto anni e che hanno presentato al Consiglio Direttivo domanda di ammissione a Sostenitore e sono stati ammessi dal Comitato dei Garanti». Quindi non si fa differenza di sesso ed è così da tempo, anche nell'elenco dei soci non appare alcuna donna se non Maria Quarra, olimpionica di vela, e Nora Liello, campionessa italiana di nuoto dei 50 e 100 metri stile libero e i 50 dorso categoria master (i tre ultimi titoli italiani li ha conquistati alla stupenda età di 86 anni). Entrambe però sono socie benemerite soltanto per motivi sportivi.
Sino a oggi le donne potevano partecipare alla vita sociale del circolo in quanto mogli o figlie di iscritti. Quando il Posillipo fu fondato ed aveva il nome Giovinezza, in sintonia con il regime fascista era vietata la presenza femminile tra i soci. E le cose sono andate avanti per alcuni decenni, fino a quando, nel 2009, l'allora presidente Antonio Mazzone in una assemblea dei soci presieduta da Benedetto Migliore, decise di cancellare al già citato articolo 8 la parola «uomini» in relazione a quelli che potevano aderire al circolo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino