Napoli, dottoressa 118 colpita da ictus mentre soccorre un paziente in ambulanza: è grave

Soccorsa dai colleghi, è ricoverata all'Ospedale del Mare

La dottoressa si è sentita male mentre entrava in casa del paziente
Colpita da un ictus mentre prestava soccorso in codice rosso, una dottoressa del 118 si è salvata grazie a una serie di interventi sanitari tempestivi. È in prognosi...

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Colpita da un ictus mentre prestava soccorso in codice rosso, una dottoressa del 118 si è salvata grazie a una serie di interventi sanitari tempestivi. È in prognosi riservata all’Ospedale del Mare, dopo un delicato intervento di trombolisi in Radiologia interventistica, il medico di 66 anni di San Gennaro Vesuviano che ieri mattina, verso le 9, è stata colta dal grave malore mentre era in servizio.

La dottoressa, vicina alla pensione, era in servizio presso l’Unità operativa 118 dell’Asl Napoli 3 Sud ed era intervenuta, con il suo equipaggio a bordo dell’ambulanza, in una abitazione di Scisciano per un codice rosso. Prima di entrare in casa del paziente, però, si è accasciata al suolo. I membri del suo equipaggio dai sintomi accusati, come l’afasia (impossibilità di parlare) e la deviazione della rima buccale (paralisi alla bocca) hanno capito che si trattava di un ictus e hanno immediatamente allertato la centrale operativa. Da qui è stato predisposto uno spostamento immediato, con la stessa ambulanza che era intervenuta per il codice rosso, prima al Cardarelli e poi all’Ospedale del Mare. Intanto, un’altra ambulanza ha prelevato il paziente di Scisciano che aveva bisogno di soccorso. 

La dottoressa è giunta all’Ospedale del Mare verso le 11 in condizioni molto gravi a causa di un ictus ischemico. Appena giunta in Pronto soccorso è stato attivato un protocollo detto “stroke” che ha permesso un ottimale inquadramento clinico/ neurologico. Successivamente, la paziente è stata sottoposta a un trattamento neuroradiologico endovascolare in Radiologia Interventistica, grazie all’equipe composta dal primario Vincenzo D’Agostino, dai medici Fabrizio Fasano e Valeria Piscitelli, dai tecnici di radiologia Fabio Mazza e Pasquale Guisa e dagli infermieri Giovanna Paolella e Gennaro Crispino. Poi è stata trasferita in Neurologia dove resta in prognosi riservata, con costanti controlli clinico/radiologici. 

«La tempestività degli interventi sia del nostro equipaggio che della centrale operativa che ha predisposto lo spostamento - spiega Salvatore Criscuolo, direttore dell’Uo 118 Asl Napoli 3 Sud - ha scongiurato il peggio. L’abbiamo fatto per un nostro medico, ma lo facciamo per tutti i pazienti in un bacino che conta oltre un milione di abitanti. Purtroppo i nostri medici sono sottoposti a forte stress sia per il tipo di lavoro che per la mancanza di personale. E lo stress è tra le cause principali di ictus e infarti». 

La situazione del 118 che opera nel territorio dell’Asl 3 Sud è particolarmente critica: «Nel giro di pochi anni - dice Criscuolo - i medici sono passati da 160 agli attuali 53, di cui alcuni hanno già presentato le lettere di dimissioni per passare alla continuità assistenziale». La notizia è stata rilanciata dalla pagina Facebook «Nessuno tocchi Ippocrate» che denuncia le condizioni di disagio che tra aggressioni, stress e turni estenuanti, vivono in particolare i medici che si occupano di emergenza e urgenza. «Dimenticati, aggrediti ammalati - ha detto Manuel Ruggero, presidente di “Nessuno tocchi Ippocrate” - questa è la condizione dei medici del 118, e se uno di questi folli medici sono in servizio con contratto di convenzione non hanno nemmeno diritto alla malattia. Non sono questi i presupposti per lavorare dignitosamente. Il nostro lavoro si dimostra sempre di più a rischio ictus ed infarto». 

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Il Mattino