Napoli: Cardarelli e Ospedale del Mare, ​in arrivo i drappelli di polizia

Aggressioni e atti vandalici: dopo il Pellegrini, altre due strutture saranno presidiate

L'ospedale Cardarelli
Sprint per i drappelli di polizia negli ospedali napoletani. L’accelerata in tema di sicurezza e di tutela nei confronti del personale sanitario, vittima di continue...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sprint per i drappelli di polizia negli ospedali napoletani. L’accelerata in tema di sicurezza e di tutela nei confronti del personale sanitario, vittima di continue aggressioni verbali e fisiche, punta già ai prossimi obiettivi da realizzare a strettissimo giro, seguendo la strada indicata dal ministro dell’Interno. Lo disse con chiarezza, Matteo Piantedosi: «Dobbiamo rafforzare, o istituire, presidi di polizia a partire dagli ospedali di maggiore importanza». La tutela degli operatori sanitari è ormai diventata una priorità dalla quale non è possibile prescindere, non è più tollerabile mettere a rischio la vita di chi lavora con impegno e passione per garantire le cure a chi sta male e ha bisogno di assistenza. 



Dopo l’annuncio dell’attivazione del posto di polizia all’interno dell’ospedale dei Pellegrini, che sarà operativo a partire dal primo marzo, ora è il turno dell’Ospedale del Mare a Ponticelli e del Cardarelli, la più grande azienda ospedaliera del sud Italia, entrambi considerati presidi ad alto rischio per l’incidenza dei raid di violenza e di atti vandalici. 

Anche se - nei giorni scorsi - il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, nel ribadire l’assoluta necessità dei drappelli all’interno dei presidi, aveva spiegato che - in percentuale - sia il Cardarelli che l’Ospedale del mare registravano un minor numero di aggressioni. Per una questione di zona, innanzitutto, ma anche per la facilità di accesso nel presidio della Pignasecca. Bastano un paio di moto di grossa cilindrata per buttare giù la sbarra di ingresso e ritrovarsi direttamente nel pronto soccorso, così come è avvenuto in più di una occasione. Ma a partire dal primo marzo il problema dovrebbe essere risolto grazie all’arrivo degli agenti chiamati a presidiare il Vecchio Pellegrini. Anche se resta fondamentale la sinergia tra polizia di Stato e guardie giurate. Come suggeriscono gli stessi operatori sanitari degli ospedali maggiormente a rischio, è necessario il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, indispensabili per tenere sotto controllo quello che accade all’ingresso delle strutture e nei reparti, oltre a rappresentare senza dubbio un deterrente contro gli atti di violenza. 

Tutto pronto, dunque, per garantire maggiore sicurezza ai medici ma più in generale a tutto il personale sanitario che minaccia, ormai sempre più concretamente, di voler gettare la spugna. Da una parte, quindi, proseguirà il monitoraggio per la dotazione di posti di polizia anche nei plessi ospedalieri della provincia di Napoli, come Giugliano, la zona nord al confine con la provincia di Caserta, Castellammare e le aree territoriali considerate «ad alto rischio ambientale». Dall’altra, invece, riunioni e incontri preventivi lasceranno il posto a sopralluoghi e accertamenti tecnici per consentire la realizzazione, nel più breve tempo possibile, dei posti di polizia nei due ospedali partenopei bersagliati dalle aggressioni contro i sanitari. Tutto è pronto all’Ospedale del mare, la struttura multipiano di via Enrico Russo che persino nella sua progettazione iniziale, prevedeva un’area da destinare alle forze dell’ordine allestita nei pressi del pronto soccorso. Ad oggi quei locali vengono invece utilizzati come deposito in attesa di assolvere alla funzione per cui erano stati progettati, ovvero ospitare un “posto di polizia”.

La possibilità quindi, di intervenire quasi istantaneamente nella struttura di via Russo, è stata rilanciata da Francesco Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, con un vero e proprio appello ai piani alti del governo. «In attesa che il drappello di polizia sia operativo al Pellegrini, abbiamo chiesto al ministro Piantedosi di attivarne subito uno all’Ospedale del mare dove lo spazio per ospitare gli uomini e le donne delle forze dell’ordine è già pronto» ha affermato Borrelli, convinto che «nonostante l’utilità delle pattuglie previste dalla Questura in alcuni presidi, sia necessario un intervento strutturale da parte del governo». È sempre Borrelli a sottolineare l’urgenza di dotare il Cardarelli di un posto di polizia anche per «la saturazione momentanea del pronto soccorso che potrebbe creare momenti di ulteriore tensione». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino