Napoli, due sculture rubate tornano al museo Filangieri

Napoli, due sculture rubate tornano al museo Filangieri
La cerimonia di consegna delle opere è fissata per domani, 14 giugno, nella sala Agata del museo civico Gaetano Filangieri. Qui, il nucleo carabinieri Tutela...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La cerimonia di consegna delle opere è fissata per domani, 14 giugno, nella sala Agata del museo civico Gaetano Filangieri. Qui, il nucleo carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc) di Napoli, rappresentato dal comandante Massimiliano Croce, restituirà al direttore del Museo, Paolo Jorio, due sculture di “Satiri e ninfe danzanti” trafugate da Villa Livia a Napoli.

Le sculture, di manifattura napoletana, sono state realizzate in ceramica bianca nell’Ottocento e sequestrate a luglio 2020 al titolare di un negozio di antiquariato di Roma dai militari, in quanto provento di un furto denunciato a marzo 2018 proprio dal direttore del museo partenopeo. Di fondamentale importanza, per recuperare le opere, si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC, la più grande del mondo con oltre 1.3 milioni di file relativi a beni da ricercare. «Questa ulteriore restituzione conferma la straordinaria capacità del Nucleo TPC di Napoli e di tutta la rete dell’Arma e delle sue partnership. Per il Museo e per la città tutta è fondamentale poter contare sull’appoggio di tali forze dell’ordine portatrici di eccellenti risultati», dichiara Jorio, che aggiunge: «Restituire al Museo e ai cittadini nel segno della legalità le testimonianze trafugate è simbolo di una più profonda rivendicazione culturale e antropologica che affonda le sue radici nell’arte, nella storia e nella bellezza».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino