Napoli, manca l'agibilità: sigilli a Edenlandia nel mirino il Villaggio di Santa Claus

Manca «l'agibilità», finisce sotto sequestro il «Santa Claus Village» di Edenlandia. Chiude prima del tempo il villaggio di Babbo Natale del...

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Manca «l'agibilità», finisce sotto sequestro il «Santa Claus Village» di Edenlandia. Chiude prima del tempo il villaggio di Babbo Natale del parco giochi di viale Kennedy, riaperto parzialmente al pubblico per la manifestazione natalizia. Il sequestro è avvenuto ieri a causa di un duplice motivo: «mancanza dell'agibilità» e «mancanza dell'autorizzazione al pubblico spettacolo» (articolo 80 e 68 del Tulps). Gli uomini della polizia Municipale dell'Unità operativa di Fuorigrotta, coordinati dal capitano Michele Esposito, a seguito dell'esposto del «Comitato civico per la legalità e la trasparenza» (inviato via pec al sindaco, al vicesindaco ed al comandante dei vigili), hanno effettuato ieri mattina intorno alle 12 un sopralluogo nel parco. Durante gli accertamenti i caschi bianchi hanno rilevato che nella documentazione non compariva il certificato di agibilità.

 
Tra le mail intercorse tra gli organizzatori, la Edenlandia spa e la commissione del Comune, responsabile al rilascio dei pareri preventivi, mancava all'appello anche l'autorizzazione al pubblico spettacolo. Un paradosso. Scoppiato il caso è partito il solito scarica barile: Edenlandia spa sostiene di essere a posto con i documenti e che la responsabilità sia esclusivamente della commissione comunale, che seppur sollecitata non ha rilasciato il parere; il Comune tira la palla nel campo della commissione prefettizia in quanto il villaggio avrebbe «superato il limite di presenze che per legge ricade sotto la sfera della commissione comunale.

Dopo un certo numero spiegano dal Municipio - è la prefettura a dover rilasciare l'agibilità ma nessuno si è preoccupato di contattarla». Un rimpallo burocratese, che non solo non chiarisce alcuni aspetti, ma di fatto getta più ombre che luci sul caso. In verità il nodo della vicenda è relativo all'utilizzo, da parte del «Village», di alcuni manufatti del parco, che l'azienda Edenlandia spa ha regolarmente fittato agli organizzatori, ma che non possono essere al momento utilizzati, per mancanza dell'agibilità. Come se di fatto si fosse riaperta una fetta del vero e proprio parco giochi. Le uniche attività che avrebbero potuto svolgere gli organizzatori erano quelle legate alle attività commerciali, all'interno delle casette montate per l'occasione.

Altro aspetto riguarda le prescrizioni che la commissione del Comune, in un passaggio precedente, aveva imposto agli organizzatori del «Santa Claus village»: l'impossibilità di utilizzare il Palatenda per gli spettacoli, tanto che quelli andati in scena si sono svolti all'aperto, ma sempre all'interno del parco giochi; stesso è valso per la pista di pattinaggio e alcune vie di fuga. Il vero vulnus è relativo alla mancata chiarezza tra la distinzione delle aree nelle quali si svolge il villaggio natalizio e quelle di Edenlandia interdette al pubblico. Una commistione di più elementi che ha portato gli uomini della Municipale a sequestrare il villaggio.


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