Il dato è certo, neanche lunedì 5 novembre i bambini e i ragazzi delle scuole Viviani e Cimarosa di Posillipo torneranno in classe. C’è sgomento,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«In conseguenza dell’evento ventoso di natura eccezionale dello scorso 29 ottobre», i danni alla struttura della Raffaele Viviani di via Manzoni sono stati di deterioramento di una guaina sul tetto e, negli spazi all’aperto dell’atrio dell’istituto, sulla staticità di alcuni alberi; mentre al plesso Domenico Cimarosa di via Posillipo, diversi alberi a fusto grande si sono abbattuti e altri risultano pericolanti. Questo stato dei luoghi è stato verificato dal Sat, il servizio attività tecniche della prima municipalità Chiaia, Posillipo e San Ferdinando, che ha effettuato il sopraluogo; le informazioni sono state trasmesse dalla municipalità al Comune di Napoli, in quanto gli spazi verdi delle due scuole in questione, essendo ubicate su arterie principali, competono dal punto di vista della manutenzione e della sicurezza al Comune. Palazzo San Giacomo, però, ritiene che questa non sia una priorità, evidentemente, le squadre del servizio verde del Comune sono già tutte impegnate altrove (compreso il vicino parco Virgiliano, che potrebbe, per ipotesi risolutiva, concedere in prestito gli operatori alle due scuole), dimenticando le migliaia di famiglie che ancora una volta dovranno “arrangiarsi”, a discapito del posto di lavoro e dei ragazzi, che continuano a rimandare lo svolgimento del programma scolastico ministeriale.
Le chat di classe sono in grande fermento, si cercano spiegazioni e soprattutto prospettive; intanto lunedì mattina è prevista una riunione di somma urgenza fra il direttore generale del Comune di Napoli Attilio Auricchio e tutti i dirigenti delle municipalità, interessati al problema. Ma dalla riunione alla soluzione, nessuno può prevedere i tempi di messa in sicurezza dei plessi scolastici e le presidi degli istituti, in tutta coscienza, non possono assumersi la responsabilità sulla sicurezza delle proprie scuole. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino