Emergenza abitativa a Napoli, sei famiglie a rischio sfratto: vertice con l'assessore Trapanese

Emergenza abitativa a Napoli, sei famiglie a rischio sfratto: vertice con l'assessore Trapanese
«Facciamo appello al sindaco: intervenga subito o sei famiglie finiranno in strada. C'è stato un confronto lungo tre anni con la vecchia e con la nuova...

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«Facciamo appello al sindaco: intervenga subito o sei famiglie finiranno in strada. C'è stato un confronto lungo tre anni con la vecchia e con la nuova amministrazione, ma siamo rimasti nel limbo, e ora è intervenuto il tribunale a forzare lo sgombero per via giudiziale. Non c'è più tempo». È la voce di Enza, lavori precari nelle pulizie dei b&b, cinque figli, a due dei quali è stato riconosciuto un disagio specifico. Sei famiglie povere, dodici minori, alcune persone in gravi condizioni di salute: il percorso per la regolarizzazione abitativa, secondo la campagna per il diritto all'abitare, «passa da una integrazione della destinazione d'uso dell'immobile comunale di vico San Nicola al Nilo rispetto a quella attuale che si è rivelata disfunzionale a detta della stessa amministrazione, tanto che altri sette appartamenti dopo anni sono ancora vuoti in una città che pure ha fame di casa per l'emergenza abitativa. Famiglie che abitano nel palazzo da molti anni, i bambini vi sono nati e cresciuti, vanno a scuola nel quartiere, ma il vincolo d'uso deciso all'inizio degli anni duemila ha sempre impedito la regolarizzazione, tenendoli nella clandestinità amministrativa, pur continuando a pagare i canoni del comune».

Al momento però, aggiunge la nota, «lo sgombero incombe in seguito a un provvedimento giudiziale, perciò stamattina adulti e bambini sono in presidio con materassi, striscioni e cartelli sotto palazzo San Giacomo». «È delicato e preoccupante che il tribunale intervenga d'ufficio in una situazione già seguita dall'amministrazione comunale senza interloquire prima con il comune stesso - aggiunge Alfonso De Vito della Campagna per l'abitare - l'emergenza abitativa ha bisogno di risposte politiche, non di misure securitarie, specie in una citta con diecimila sfratti esecutivi nei primi mesi del 2022 (600% della media) e un centro storico sempre piu dissanguato di abitanti. Ora però l'amministrazione, che ha la responsabilità di aver aspettato troppo, intervenga subito a completare la valutazione per la regolarizzazione di queste famiglie: non c'è piu tempo».

Dopo il sit in l'assessore alle politiche sociali Luca Trapanese è intervenuto in sostegno alle famiglie con un'apposita riunione tecnica per individuare le soluzioni. «Siamo consapevoli delle situazioni familiari e delle fragilità presenti nelle famiglie, siamo infatti attivamente impegnati nel confronto con la magistratura per gli opportuni approfondimenti di natura giuridica: nell'immediato il Tribunale ha concesso una proroga», ha spiegato Trapanese. «Tutta l'amministrazione è vicina alle famiglie e non le abbandonerà in questo momento complicato cercando soluzioni stabili durature». 

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Il Mattino