Cardarelli senza posti in rianimazione e due sale operatorie occupate ieri sera al pronto soccorso, per dare assistenza a due malati da intubare in immediato pericolo di vita. Due...
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Insomma ancora giorni difficili per la rete dell’emergenza in città e sistema dei soccorsi del 118 in sofferenza per tutta la settimana mentre si attende l’ondata dei fine settimana con la tradizionale piena del lunedì. Il bollettino delle ultime 48 ore vede compromessa la funzionalità di molti ospedali. Nei fax giunti alla centrale del 118 tra la sera del 20 gennaio e la mattina del 21 gennaio, gli ospedali hanno fatto scattare un allerta e ciascun presidio, al collasso, non è stato più in grado di accogliere le ambulanze. Dal San Giovanni Bosco si denuncia «la totale saturazione della capacità ricettiva ordinaria e straordinaria delle diverse strutture di degenza» sottolineando il ricovero di 15 persone all’interno del pronto soccorso dove mancavano le barelle. Al presidio della Doganella, tra mercoledì e giovedì, un’ambulanza del 118 è rimasta impantanata per 22 ore, dal primo pomeriggio alla tarda mattina del giorno dopo, prima di poter tornare in postazione. Anche al Vecchio Pellegrini, dalle ore 21 di ieri viene segnalata l’indisponibilità di posti letto e barelle e l’impossibilità di collocare altre lettighe. In difficoltà il Loreto Mare in particolare l‘Utic (Cardiologia) dove non c’è più disponibilità al ricovero per malati che necessitano di monitoraggio cardiaco e che accoglie 2 pazienti in barella monitorati con apparecchi portatili.
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Il Mattino