Non è stata una bombola di gas (o perlomeno non solo) a provocare l'esplosione nell'appartamento, in via Antonino Pio, mercoledì mattina a...
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Tutto materiale al vaglio degli inquirenti e su cui si aspettano i risultati delle perizie. Il magistrato, che ha disposto il sequestro dell’intero il palazzo, vuole vederci chiaro soprattutto vuole essere sicuro della stabilità della struttura e che all'interno di essa non sia rimasto più nulla di pericoloso. Intanto sono dieci i nuclei famigliari sgomberati a cui non è stata ancora data una sistemazione. Bambini, anziani e anche alcuni disabili stanno vivendo il disagio di non avere più un tetto sotto cui dormire. Molti sono stati ospitati da parenti e amici, mentre una famiglia con marito, moglie e due bambini ha provveduto, a sue spese, a fittare una camera d’albergo: «non potevo – ci racconta Gennaro – far dormire i piccoli in una palestra dove mi hanno proposto di sistemarmi».
Ieri mattina una delegazione di residenti del civico 53 di via Antonino Pio è stata ricevuta negli uffici della IX municipalità. Il presidente Maurizio Lezzi ha spiegato che le “mie competenze e il mio raggio d’azione sono limitate, posso solo sollecitare l’amministrazione centrale, nella figura del sindaco e degli assessori competenti, affinché si facciano carico urgentemente di questa nuova emergenza che ha colpito il quartiere”.
Resta chiusa al traffico il tratto di strada adiacente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino