Napoli Est, case popolari occupate da anni: Ponticelli attende la rigenerazione

Napoli Est, case popolari occupate da anni: Ponticelli attende la rigenerazione
Diversi alloggi popolari occupati abusivamente sono stati individuati a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Si tratta di abitazioni comunali in via Angelo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Diversi alloggi popolari occupati abusivamente sono stati individuati a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Si tratta di abitazioni comunali in via Angelo Camillo De Meis, una delle aree che, prossimamente, sarà al centro di consistenti interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana. Un processo bloccato da anni anche a causa del costante utilizzo improprio degli spazi.

In particolare, nel corso delle attività, «predisposte dalla Procura della Repubblica di Napoli», l'unità "Tutela Patrimonio" della Polizia Municipale di Napoli ha effettuato controlli mirati presso alcuni alloggi di edilizia residenziale pubblica di via De Meis per i quali era stata segnalata l’occupazione senza alcun titolo degli immobili e il furto di energia elettrica. A seguito degli accertamenti gli occupanti abusivi sono stati denunciati per l’occupazione abusiva e per il furto di corrente, così come appurato dai poliziotti insieme ai tecnici della competente società di distribuzione.

In alcuni casi, inoltre, sono state documentate diverse casistiche di allaccio fraudolento direttamente ai cavi della rete elettrica o di locali alimentati mediante manomissione della fornitura: sono i dettagli della nota di Palazzo San Giacomo. Anche i responsabili di furto di energia elettrica sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria e le utenze - quando effettivamente registrate - sono state prontamente distaccate procedendo al sequestro dei misuratori elettrici. É emerso un caso particolare: non è stata staccata l’utenza degli occupanti di un’abitazione popolare per i quali si era constatata l’esistenza di gravi problemi di salute che sarebbero stati complicati dall’interruzione del servizio.

Le situazioni di particolare complessità dal punto di vista socio-economico e di evidente illegalità non riguardano soltanto il "vecchio rione De Gasperi" - realizzato nel secondo Dopoguerra con le risorse del Piano Marshall - ma anche altri complessi di case popolari del quartiere di Ponticelli, come il cosiddetto "parco Evangelico" di viale delle Metamorfosi - dove le casette con le coperture in amianto sono state liberate dagli ex inquilini già da anni ma immediatamente occupate da altre famiglie - e il "campo bipiani" di via Isidoro Fuortes. Qui gli alloggi in amianto sarebbero dovuti essere abbattuti già nei primi anni Duemila ma le operazioni furono bloccate proprio per le presenza di numerose famiglie. Non va meglio negli altri rioni di case popolari della zona orientale realizzati nell'ambito della legge 167 e nel periodo successivo al terremoto del 1980 per rispondere all'emergenza abitativa.

Su alcune di queste aree si interverrà attraverso il "PUA Ponticelli", un maxi-piano che prevede l'abbattimento di intere palazzine, la realizzazione di altri alloggi comunali in vari punti del quartiere, la trasformazione di spazi abbandonati in parchi e aree per la socializzazione e l'intrattenimento. Proprio in queste settimane si riflette pubblicamente sul destino di tali aree coinvolgendo residenti e realtà associative del quartiere. Un ciclo di laboratori e incontri per discutere sul futuro utilizzo degli spazi comuni, come quelli della cosiddetta "spina CIS", ovvero le vaste aree lungo via Argine, via Maria Malibran, via Martiri della Libertà, anch'essi compresi negli "ambiti" del programma di recupero urbano del quartiere di Napoli Est.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino