Napoli Est, folla sulla spiaggia di San Giovanni a Teduccio: il flop dei divieti

Napoli Est, folla sulla spiaggia di San Giovanni a Teduccio: il flop dei divieti
Tintarella e tuffi sono particolarmente ricercati nelle giornate accaldate come questa domenica dell’atipica primavera 2022. Lo sono senz’altro per i tanti cittadini...

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Tintarella e tuffi sono particolarmente ricercati nelle giornate accaldate come questa domenica dell’atipica primavera 2022. Lo sono senz’altro per i tanti cittadini che hanno scelto di frequentare il litorale di San Giovanni a Teduccio, quartiere nella zona orientale di Napoli, nonostante le limitazioni. Da anni si attende la riqualificazione del lungomare di oltre tre chilometri.

A ben vedere la spiaggia e il mare di San Giovanni sono letteralmente negati. La prima in seguito all’ordinanza dell’Autorità portuale di Napoli che è stata incaricata di effettuare delle analisi della sabbia così come previsto dal recentissimo accordo per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree del SIN, Sito Interesse Nazionale, ‘Napoli Orientale’. Di qui la richiesta ai cittadini di non praticare lo spazio demaniale per consentire lo svolgimento degli interventi. Lo specchio di mare, invece, risulta negato per l’inquinamento di scarichi fognari lungo la costa. In particolare, il tratto davanti Pietrarsa risulta compromesso dall’anomala presenza di due diversi batteri. Non va meglio per l’area davanti la cosiddetta spiaggia delle industrie accessibile da vicoletto Municipio le cui acque sono considerate non idonee alla balneazione. Di qui i divieti che, ormai, sono rinnovati da alcuni lustri e che restano nonostante annunci e promesse sull’imminente ripristino di igiene e decoro. Difatti, già da due anni si lavora per smantellare alcuni scarichi che sfociano a mare con interventi sui canali e sull’impianto fognario del quartiere di Napoli Est. 

Oggi la situazione sul litorale di San Giovanni è apparsa alquanto complicata. Decine e decine di famiglie hanno scelto di trascorrere la giornata sulle spiagge nonostante il divieto. Molte persone non hanno rinunciato ai tuffi, altri alla tintarella utilizzando sdraio e lettini. Non è mancata la folla che ha seguito la processione in mare con la statua del Santo patrono e la tradizionale e storica ricorrenza della riemersione della statua conservata sul fondale marino. Iniziativa accompagnata da giochi d’acqua in mezzo al mare e dalle immagini del drone trasmesse in diretta proprio per raggiungere i tanti che non potevano seguirla di persona. 

Tra poca informazione rispetto alle ultime misure previste dagli enti locali e scarso interesse per quanto già conosciuto da anni sono tanti i cittadini che non assecondano le indicazioni e i divieti nonostante anche gli appelli ripetuti. Molti bagnanti e pescatori si mostrano particolarmente riluttanti ai divieti. A ben vedere c'è anche chi ha scelto di passeggiare lungo la banchina e sul tratto asfaltato senza accedere ai tratti interdetti segnalati dal debole nastro biancorosso.

Non la prima né l’ultima domenica di folla sulla costa orientale per la quale sono in tanti a battersi per ottenere il recupero ambientale e la rigenerazione urbana. Fondamentali gli interventi finanziati con diversi milioni di euro previsti per le aree del SIN. Altrettanto quelli che dovranno eliminare definitivamente gli scarichi fognari. Si attendono anche la restituzione dell’ex Corradini e del Forte di Vigliena: proprio oggi cittadini, attivisti, associazioni e rappresentanti delle istituzioni hanno ricordato il "Fatto di Vigliena" relativo alle vicende storiche della Repubblica Napoletana. L’evento, organizzato dal comitato civico di San Giovanni a Teduccio guidato da Enzo Morreale, è anche un modo per mantenere alta l’attenzione sul monumento nazionale di Stradone Vigliena che muore nel degrado senza possibilità di godere dei resti storici così come promesso nei primi anni Duemila. Da molto di più si parla di ricollegare il mare all’ex quartiere industriale della zona orientale. Un progetto che appare ancora lontano per tanti, se non addirittura utopico.

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Il Mattino