Negli ultimi mesi numerose fontane monumentali in città sono rimaste a secco. I rubinetti restano chiusi anche per quelle in periferia. Un abbandono evidente per le fontane...
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Nello spazio intitolato a Madre Claudia Russo a Barra - lungo il principale corso Bruno Buozzi - la fontana in pietra bianca non solo risulta spenta da mesi interi ma si presenta zeppa di cartacce e piccoli rifiuti. I pozzetti nella vasca e quelli lungo il suo perimetro sono ricolmi di spazzatura ed erbacce. La fontana risulta vandalizzata in più punti. Uno degli elementi cilindrici da cui fuoriesce l'acqua è stato danneggiato e sono numerose le scritte che la rovinano.
In piazza de Franchis l’attuale fontana sostituisce una precedente di forma circolare che per incuria era stata trasformata in una enorme fioriera. Posizionata nel pieno centro storico di Barra, la fontana ha mostrato sin da subito numerosi difetti dovuti principalmente al fatto che la vasca è stata realizzata con blocchi di pietra semplicemente accostati senza alcun trattamento superficiale: di qui la formazione di alghe e concrezioni calcaree che hanno interessato le superfici interne. Quando la fontana era in funzione spesso si sono verificate perdite - a cui si è rimediato con delle vere e proprie toppe - e l’acqua assumeva spesso un colore verdognolo, emanando uno sgradevole odore. Sulla piazza esiste un progetto di riqualificazione di cui si attendono i lavori.
Fontane spente anche a Ponticelli. A partire da quella in via Argine, al centro della rotatoria, proprio a ridosso del coloratissimo palazzo che è sede dell'Abc, la municipalizzata del Comune di Napoli che si occupa della gestione del ciclo dell'acqua e della manutenzione delle fontane. Anche altre le vasche a secco nel quartiere, come quella nel pieno centro storico e quella nel Rione Incis. All'abbandono e alla mancata manutenzione si aggiunge, dunque, l'inciviltà di tanti cittadini. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino