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Il Comune di Napoli ha annunciato un cambio di passo nella gestione del verde urbano. Numero di giardinieri e agronomi ridotto all'osso e mezzi inadeguati hanno avuto, negli ultimi anni, pesanti ripercussioni sulla manutenzione e cura di aiuole, parchi, giardini e, di conseguenza, sull'igiene e sul decoro di numerose aree. Situazioni difficili specialmente nei quartieri della zona orientale della città dove alcuni parchi restano chiusi e molte aree sono ridotte in pessime condizioni.
Il parco di via Mastellone a Barra non è mai stato inaugurato e resta negato da diversi lustri. La struttura, a ridosso delle palazzine popolari, è in pessime condizioni per le erbacce accumulate da tempo e per alberi senza alcune manutenzione. I ventimila metri quadrati di verde - che corrono per alcune decine di metri a ridosso dei binari della Vesuviana - sono ridotti a una sorta di foresta che invade i casermoni di edilizia residenziale pubblica posti a due passi degli ambulatori del presidio sanitario.
Non va meglio per il Teodosia, ovvero il "polmone verde" in zona Pazzigno, a San Giovanni a Teduccio.
Resta negato anche l'ex parchetto municipale in zona Vigliena, ovvero l'area verde di via detta Innominata trasformata in area sportiva polivalente dopo gli interventi di realizzazione del sottopasso ferroviario. Da allora, nonostante gli appelli dei residenti, lo spazio resta chiuso al pubblico e inutilizzabile.
Ai tre parchi "invisibili" - di competenza della municipalità di Napoli Est - si aggiungono aiuole, cortili e altri spazi verdi non curati. Tra questi anche quelli a ridosso di scuole, biblioteche, centri anziani e altri edifici comunali. La trascuratezza riguarda, in realtà, anche le aree verdi prese in adozione da parte di attività commerciali e altre realtà: nonostante la presenza di cartelli pubblicitari molte restano piene di erbacce e rifiuti.
Proprio nella zona orientale sarà allestito, stando alle dichiarazioni dell’assessore comunale Vincenzo Santagada, uno dei due hub per la manutenzione del verde orizzontale previsti a Napoli. Il lavoro da realizzare per ripristinare decoro e igiene è massiccio vista l’importante estensione del territorio e le condizioni attuali degli spazi.
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