Napoli Est, pista ciclabile tra scuole e altri hub: si studia il percorso migliore

Progetto finanziato con i fondi del PNRR

La pista ciclabile
Una via green metterà in collegamento scuole, università e nodi strategici della zona orientale di Napoli. Attraverso i fondi del PNRR si realizza una pista...

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Una via green metterà in collegamento scuole, università e nodi strategici della zona orientale di Napoli. Attraverso i fondi del PNRR si realizza una pista ciclabile in diverse strade dei quartieri Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio così da permettere a migliaia di persone di spostarsi utilizzando bici e monopattini in condizioni di sicurezza.

La nuova opera sarà collegata alla rete esistente in via Nuova Marina e a quella futura prevista nel progetto del BRT, ossia il bus rapido che collegherà il centro cittadino al quartiere Ponticelli. L'obiettivo è mettere in comunicazione i principali poli attrattori del territorio di Napoli Est e migliorare, proprio grazie alla realizzazione delle piste ciclabili, l'efficienza del sistema di mobilità puntando alla riduzione della congestione. Più in generale, si risponde all'obiettivo di aumentare le alternative di scelta da parte di residenti e cittadini e di migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti attraverso la separazione dei flussi veicolari e ciclabili.

L'iter, avviato l'autunno dello scorso anno, ha previsto la richiesta di pareri ai numerosi enti e organi competenti: dai vari Servizi del Comune alle società municipalizzate dell'ente di piazza Municipio, dalle aziende di trasporto a quelle che si occupano dei sottoservizi. I numerosi dettagli emersi da tale interlocuzione - conclusasi favorevolmente nella conferenza di servizi - sono fondamentali per far proseguire la progettazione dell'intervento. Difatti, i professionisti esterni dovranno tener conto di osservazioni e prescrizioni per rendere il percorso ciclabile compatibile con tutta una serie di aspetti tecnici. Ad esempio, i tecnici dovranno prestare attenzione agli alberi presenti lungo il tracciato ipotizzato e prevedere lo spazio adeguato per i mezzi che si occupano della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento meccanizzato. Inoltre, la progettazione deve tener conto di alcune evidenti problematiche: da un lato la sosta, anche selvaggia, dei numerosi veicoli e l'intenso flusso di mezzi pesanti; dall'altro le ridotte dimensioni delle strade e l'elevato numero di accessi carrabili «che andrebbero a costituire frequenti interruzioni del percorso ciclabile», si legge negli atti approvati da Palazzo San Giacomo.

Numerosi "suggerimenti" arrivano dai tecnici della VI Municipalità che ben conoscono le criticità del territorio. Questi, infatti, evidenziano le perplessità nell'utilizzo di corso Nicolangelo Protopisani - la strada su cui insiste il campus universitario della Federico II - per l'elevato numerosi di residenze e per lo spazio ridotto a disposizione specie per l'utilizzo della carreggiata per la sosta dei veicoli. La progettazione, inoltre, prende in considerazione anche l'utilizzo dei marciapiedi di viale 2 Giugno per la realizzazione della pista ciclabile in sede riservata. Da approfondire anche la possibilità di utilizzare via Mastellone per realizzare un’unica pista ciclabile riservata o in sede propria con due corsie affiancate in entrambe le direzioni di marcia. Ulteriori approfondimenti, richiesti dal competente ufficio, riguardano lo studio di trasporto così da conoscere nel dettaglio le esigenze di particolari strade dei tre popolosi quartieri.

La nuova pista ciclabile di Napoli Est, il cui progetto è finanziato con tre milioni e mezzo di euro, interessa diverse strade: via Vigliena, via Imparato, via Chiaromonte, viale 2 Giugno, via delle Repubbliche Marinare, via Mastellone, viale delle Metamoforsi, eccetera. Tra i poli da mettere in collegamento ci sono scuole, università, uffici pubblici, ospedale del Mare, stazioni della Vesuviana e altri punti del vasto territorio municipale. Sarà una strada "verde", quindi sostenibile, per i tanti che quotidianamente scelgono di spostarsi in bicicletta o in monopattino, sempre più utilizzato nelle grandi città.

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Il Mattino