Napoli Est, rinasce la fabbrica distrutta: alloggi per studenti a San Giovanni a Teduccio

Cè anche l'ipotesi della realizzazione di un hotel di dimensioni medio-grandi

Il rendering della nuova Napoli Est
Il progetto è affascinante, i rendering consentono di dare uno sguardo al futuro: la ex Corradini, mostro di cemento in macerie davanti al mare di San Giovanni a Teduccio,...

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Il progetto è affascinante, i rendering consentono di dare uno sguardo al futuro: la ex Corradini, mostro di cemento in macerie davanti al mare di San Giovanni a Teduccio, rinascerà sotto forma di struttura al servizio dell'università che si trova a poche centinaia di metri di distanza. Alloggi per studenti, bar, ristoranti, palestre, biblioteche, un hotel e grandi spazi verdi all'esterno, a disposizione degli abitanti di San Giovanni e di tutta la città.

Se state allargando le braccia e pensate che si tratti dell'ennesimo annuncio, vi diamo ragione. Nel corso degli anni le promesse di rinascita e trasformazione di quella fabbrica sono state decine, i disegni che ne mostravano le possibili destinazioni d'uso sono stati centinaia, le idee date in pasto come se si trattasse di realtà sono state migliaia. Eppure questa volta ci sono passi ufficiali che non consentono di pensare alla banale corsa all'annuncio.

Stavolta sul tavolo ci sono venti milioni di euro già disponibili e una deliberazione della giunta Comunale che approva ufficialmente il progetto di fattibilità, sia sul piano tecnico che su quello economico. Insomma, questo non è un banale annuncio come gli altri. Ovviamente non possiamo garantire che il progetto stavolta diventerà realtà, però garantiamo che, stavolta, seguiremo ogni passo di questa iniziativa, pronti a sollecitare, a raccontare, a dare conto ai lettori di quel che accade in una porzione di Napoli che merita la rinascita troppe volte negata.

Sul tavolo delle proposte, attualmente, ci sono tre differenti percorsi fra i quali scegliere. Sono i tre scenari ipotizzati in fase progettuale che alla fine porteranno a una sintesi dalla quale nascerà materialmente la struttura di San Giovanni. Dopo aver rimesso in piedi le macerie dalla ex Corradini e aver restituito solidità e sicurezza alla struttura, bisognerà scegliere quale sarà la destinazione di ogni singola porzione dell'antica fabbrica.

Le residenze universitarie saranno, in ogni caso, il fulcro del progetto al quale si affiancheranno le attrezzature pubbliche, le attività di ristorazione e le attività ricettive.

Alle residenze per gli studenti sarà destinato uno spazio variabile fra i duemila e i tremila metri quadri, in ogni caso si tratta della dotazione di spazi più ampia prevista nel progetto. Ci sono proposte che prevedono alloggi su due livelli, altre che si limitano a un solo piano, ma comunque l'accoglienza per gli studenti sarà al centro della rinascita della fabbrica in macerie.

Ci sarà spazio, al termine della ristrutturazione, anche per bar, ristoranti e negozi da cedere in gestione con la formula della migliore offerta. Nella proposta più votata alla ristorazione, sono previsti 900 metri quadri per sistemare tavoli e sedie al coperto, in quella più moderata lo spazio si riduce a 280 metri quadri. Restano quasi inalterate, invece, le dimensioni dei tre pubblici esercizi previsti all'interno dell'area che avranno tutti una disponibilità di spazio intorno ai duecento metri quadri.

Resta, nella presentazione dei vari scenari, anche il grande punto interrogativo della ricettività extra studentesca. In due delle tre proposte è previsto uno spazio-foresteria per accogliere ospiti con poche pretese, evidentemente collegati anche loro alla struttura universitaria.

Nello scenario più spinto, invece, è prevista la realizzazione di un hotel di dimensioni medio-grandi che si disloca su due piani con reception e aree comuni al piano terra e circa quaranta camere al piano superiore, la maggior parte delle quali con vista sul mare del Golfo di Napoli.

Discorso diverso, invece, per le attrezzature a disposizione del territorio. Sarà certamente realizzata una zona con palestra e piscina, prevista in ogni possibile scenario presentato dai progettisti. Per gli altri spazi, invece, c'è discussione sulla possibilità di creare un auditorium/ludoteca, un teatro affiancato da una sala multimediale oppure una grande biblioteca presso la quale fermarsi a studiare e ad approfondire.

Tutt'intorno alle strutture, secondo le ipotesi progettuali, sorgeranno vialetti e giardini dove gli adulti potranno rilassarsi e i bimbi trascorrere ore serene in libertà.

Al progetto è allegato anche un puntuale cronoprogramma che prevede, entro il mese di novembre del 2025, il completamento dei lavori e l'avvio dell'accoglienza. 

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Il Mattino