Napoli, scarico nel mare di San Giovanni: sanzione al Comune di seimila euro

Le acque da tempo negate ai residenti proprio per il forte inquinamento

Lo scarico di San Giovanni
Seimila euro di sanzione per lo sversamento nel mare di San Giovanni a Teduccio. É quanto tocca pagare al Comune di Napoli per l’accertato scarico nelle acque che...

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Seimila euro di sanzione per lo sversamento nel mare di San Giovanni a Teduccio. É quanto tocca pagare al Comune di Napoli per l’accertato scarico nelle acque che bagnano il quartiere nella zona orientale da tempo negate ai residenti proprio per il forte inquinamento.

Andiamo per ordine. A luglio 2018 personale della Guardia Costiera e tecnici dell'agenzia regionale Arpac effettuano verifiche in più punti del litorale di San Giovanni a Teduccio «a seguito di varie segnalazioni». Emerge lo sforamento di alcuni parametri - alluminio, Escherichia Coli e saggi di tossicità - e la mancata conformità per emissioni in acque superficiali. Appurato lo sversamento di rete fognaria senza autorizzazione si avviano i controlli e dai sopralluoghi dei tecnici comunali emerge la rottura «imprevista e inaspettata» di una conduttura fognaria all'interno del collettore "Levante" e la rottura della conduttura fognaria di via Taverna del Ferro all'interno del collettore "Volla".

Al Comune - all'epoca guidato dalla giunta de Magistris - viene, quindi, contestato lo sversamento fognario in mare attraverso il collettore Volla e il canale Sannicandro, affluente del collettore “Levante”. In risposta il Servizio 'Ciclo integrato delle acque' di Palazzo San Giacomo - nelle due note di memoria difensiva di novembre 2018 - spiega di essersi immediatamente attivato per la riparazione delle tubature e per il loro ripristino. Inoltre, evidenzia l'assegna di negligenza o incuria da parte dell'ente locale che - si legge nei documenti - sin dal 2015 si è adoperato per la risoluzione complessiva del problema degli sversamenti dei reflui a mare mettendo in campo interventi di ampia portata. Il riferimento è alla rifunzionalizzazione delle stazioni di sollevamento e dei relativi impianti in diverse strade della zona.

La questione è stata oggetto anche di una specifica audizione avvenuta lo scorso novembre negli uffici della Regione nella quale il Comune di Napoli ha chiesto l'annullamento dei verbali e l'archiviazione delle procedure. La decisione degli uffici di Palazzo Santa Lucia è arrivata a fine gennaio 2023: all'ente comunale viene contestato soltanto lo «sversamento non autorizzato» tenuto conto dell’attività svolta dal Comune dopo la rottura delle condotte e il lavoro per eliminare il danno. Di qui la sanzione amministrativa nel minimo edittale di seimila euro. Cifra che Palazzo San Giacomo ha deciso di pagare come "suggerito" anche dalla propria Avvocatura. L'importo è stato prelevato dal fondo di riserva del bilancio 2023-2025 così come deciso con una specifica delibera della giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi.

Molto lavoro resta da fare per restituire alla collettività il mare di San Giovanni a Teduccio. Il collettore Volla, posto all'altezza di viale 2 Giugno, e il canale Sannicandro, all'altezza di via San Nicandro, sono ancora segnalati dall'Arpac come «scarichi primi di depurazione». Questi ed altri canali lungo la costa Est, come denunciato da Il Mattino in più circostanze, impediscono di raggiungere gli standard necessari per rendere l'acqua balneabile. Non resta che sperare nella bontà dei prossimi controlli in vista della prossima stagione estiva.

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Il Mattino