Napoli Est, verde in totale abbandono parchi negati, giardinieri senza protezioni

Napoli Est, verde in totale abbandono parchi negati, giardinieri senza protezioni
Sos manutenzione per parchi, aiuole, cortili delle scuole. Da mesi non si interviene nella pulizia e manutenzione del verde dei quartieri Ponticelli, Barra e San Giovanni a...

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Sos manutenzione per parchi, aiuole, cortili delle scuole. Da mesi non si interviene nella pulizia e manutenzione del verde dei quartieri Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale di Napoli. Con l'avvio della "fase 2" e il ritorno a lavoro dei giardinieri, infatti, ci si è accorti che mancano i dispositivi di protezione individuale.


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Non solo mascherine - utili per la prevenzione da contagio del coronavirus - ma anche guanti, tute, scarponi, visiere e altri dispositivi indispensabili alla sicurezza degli operai che fanno capo alla VI municipalità del Comune di Napoli il cui presidente, Salvatore Boggia, lo scorso 8 maggio ha scritto agli assessori comunali competenti per chiedere un adeguato sostegno. Nota rimasta lettera morta: finora i dispositivi non sono arrivati, come confermano l'assessore municipale con delega al verde Ippolito Braccini e dall'ufficio tecnico di via Atripaldi. In queste condizioni è impossibile chiedere ai dipendenti di lavorare per ripristinare la grave situazione di degrado in cui versa il verde di Napoli Est.

Con soli sei giardinieri «di età media superiore a 64 anni» la municipalità dovrebbe occuparsi di due aree attrezzate, otto parchi e trentuno aree a verde nei plessi scolastici. E non basta: ci sono centinaia di aiuole e spazi verdi in altre strutture pubbliche, come biblioteche e centri anziani. Oltre 185mila metri quadrati di verde. Non va meglio nemmeno con l'attrezzatura e con i mezzi a disposizione: usurati e guasti.

Erbacce nelle aiuole lungo le strade e parchi inaccessibili rendono necessario un gravoso lavoro e la programmazione di interventi per diverse settimane. Una corsa contro il tempo per garantire pulizia e decoro adeguati nell'intera periferia orientale e, in particolare, alle scuole per il prossimo anno scolastico. Molte aiuole costeggiano le abitazioni così come molti alberi a basso fusto di cui pure dovrebbe occuparsi la municipalità, almeno in teoria: 885 esemplari necessitano di «urgenti interventi di potatura delle folte chiome che minacciano le condizioni di equilibrio», si legge nella relazione tecnica inoltrata agli organi competenti per sollecitare un sostegno con risorse umane e strumenti idonei.

Il problema più pesante è quello relativo ai parchi. Quattro restano chiusi da anni. Gli altri quattro, pur aperti, restano in condizioni pietose tra mancato spazzamento, dissesti e rovi. Persiste il rischio di incendi dolosi, come quelli registrati nei giorni scorsi a Ponticelli nel parco Sergio De Simone e nella villa di quartiere fratelli De Filippo, struttura che, però, è gestita direttamente dal Comune di Napoli: le fiamme hanno interessato una parte dell'enorme area non aperta al pubblico.

Non solo pulizia e decoro, il problema ricade anche sulla sicurezza. Come in via Argine a Ponticelli, ma anche in altre zone di Napoli Est, piante e cespugli non consentono un attraversamento in sicurezza per i pedoni che non possono nemmeno utilizzare il marciapiede lungo lo spartitraffico. I cespugli arrivano anche sulla carreggiata obbligando chi è alla guida a uscire dalla propria semicarreggiata.


La mancanza di manutenzione spinge le persone a intervenire. C'è chi si organizza per la pulizia di aiuole ma c'è anche chi si è attrezzato con una motosega per la capitozzatura di diversi alberelli in strada: interventi non autorizzati e dannosi. Dunque, per i cittadini al momento non resta che segnalare e aspettare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino