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Parole e gesti di speranza dove è più forte la sofferenza delle persone. Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, si prepara ad accogliere don Mimmo Battaglia, l'Arcivescovo metropolita di Napoli. L'occasione è la Via Crucis che attraverserà le strade del "lotto O", il popoloso rione di Napoli Est dove è avvenuto l'ultimo omicidio di camorra e più volte al centro di gravi fatti criminali.
L'evento religioso è previsto per domani, venerdì 7 aprile, con raduno alle 20:15 davanti la parrocchia di San Francesco e Santa Chiara in viale Decio Mure. La processione prenderà il via alle 20:30 e attraverserà le diverse strade del complesso di case popolari posto di fronte all'ospedale del Mare. Don Battaglia presiede la Via Crucis diocesana che sarà animata dal forte coinvolgimento di giovani a partire dai tanti della comunità parrocchiale locale.
L'iniziativa, già annunciata da alcune settimane, assume un valore fortemente simbolico alla luce di quanto accaduto tre giorni fa: l'omicidio di stampo camorristico del 59enne ritenuto vicino all'ambiente criminale della zona orientale della città. Il fatto di sangue è avvenuto proprio all'ingresso del rione "lotto O" - da molti noto come "lotto zero" - nella serata di lunedì 3 aprile. Pochi giorni prima, inoltre, nella stessa zona è avvenuta una sparatoria che ha visto vittima un 22enne ferito a una gamba con un colpo di arma da fuoco da due sconosciuti dopo un avvicinamento sospeso ancora non chiarito. Circostanze alle quali si aggiungono le “stese” e quanto avvenuto tra le palazzine popolari di quello che è anche conosciuto come il "rione delle ville romane" di Napoli Est proprio per la presenza di resti archeologici di antiche dimore d'epoca romana.
La processione presieduta da don Battaglia è, per tanti, un momento significativo. «Penso che sia un bel segno da parte della Chiesa, segno di vicinanza, di speranza, della presenza di Dio, in questo quartiere. Lo è a maggior ragione dopo ciò che è successo pochi giorni fa, l'omicidio di un uomo e di un sparatoria avvenuta la settimana precedente», spiega don Enzo Piccinelli, parroco della Chiesa di San Francesco e Santa Chiara, che evidenzia: «La Chiesa deve essere un segno di speranza per le tante persone che sono stanche del male e di tutte queste situazioni, dai bambini agli anziani», afferma il sacerdote di Ponticelli che insiste: «Il Vescovo dice che noi dobbiamo rispondere a modo nostro con la preghiera e con la vicinanza. E noi ci siamo».
Alla violenza dei criminali e alla disperazione dei residenti si risponde anche con l'impegno verso il territorio.
La scelta del "lotto O" di Ponticelli per la Via Crucis era già stata annunciata da diversi giorni ma quanto accaduto conferma la necessità di maggiore attenzione ai problemi e alle esigenze di sicurezza, e non solo. «É un luogo che richiede comunità, socialità, incoraggiamento, svolta», insiste il Decano don Saporito il quale spiega che la processione di domani sarà conclusa con un momento artistico donato da Enzo Avitabile che interpreterà lo Stabat Mater.
Già in diverse occasioni l’Arcivescovo ha visitato il quartiere di Napoli Est. Don Battaglia, infatti, ha raggiunto Ponticelli dopo i gravi fatti di camorra nella primavera del 2021 lasciando parole di speranza ai residenti. In seguito ha fatto visita al “campo bipiani” di via Fuortes, dove vivono numerose famiglie in fatiscenti prefabbricati di amianto, e poi all’orto sociale di Ponticelli, per ammirare le bellezza e il riscatto di persone e di un luogo pubblico rigenerato grazie all'impegno di tanti. Ed è arrivato nel quartiere di Napoli Est anche in occasione di diverse celebrazioni religiose come quella prevista domani sera in occasione della Pasqua.
Il Mattino