Napoli, famiglia ostaggio dei banditi penetrati in casa dal balcone

Napoli, famiglia ostaggio dei banditi penetrati in casa dal balcone
Momenti di terrore per una famiglia del Monte di Procida. Per circa un'ora scene in stile Arancia Meccanica, per un furto in un'abitazione, al primo piano in via Pedecone....

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Momenti di terrore per una famiglia del Monte di Procida. Per circa un'ora scene in stile Arancia Meccanica, per un furto in un'abitazione, al primo piano in via Pedecone. Erano da poco trascorse le tre di notte quando quattro uomini a volto coperto con un cacciavite riescono ad aprirsi un varco da un balcone dove hanno divelto una porta-finestra. La banda di ladri piomba nelle stanze da letto svegliando e minacciando con una pistola e un cacciavite un uomo di 54 anni, la moglie e la figlia di 16 anni. Sono attimi di altissima tensione ma soprattutto di paura. I tre vengono portati tutti in una stanza. La donna e la ragazza imbavagliate e legate con indumenti e lacci di fortuna e tenute sempre sotto la minaccia della pistola. La banda di ladri, dall'accento presumibilmente dell'Est Europa, si accanisce soprattutto però contro l'uomo.

 
Uno di loro in particolare prima lo lega e, poi, inizia a picchiarlo con pugni in faccia per farsi dire dove si trovavano i soldi che la famiglia aveva a disposizione nell'abitazione. Gli altri tre della banda, invece, erano intenti a mettere a soqquadro tutta la casa. Hanno ribaltato mobili, letti, divani facendo razzia di tutto ciò che c'era nell'abitazione. Per oltre un'ora la madre e la figlia sono state immobilizzate ma soprattutto terrorizzate dalla brutalità e dalla violenza con cui i malviventi si muovevano nell'abitazione e nei confronti dell'uomo. Poi, trovato il bottino hanno portato via soldi e oro, il cui valore la famiglia si è riservata di comunicare successivamente ai carabinieri. I ladri sono, poi, fuggiti in due autovetture che parcheggiate nelle vicinanze dell'abitazione in cui c'erano, probabilmente, dei complici, facendo perdere le proprie tracce.


I componenti della famiglia, invece, nonostante fossero ancora scossi sono riusciti con lucidità a liberarsi e a chiedere aiuto ai vicini di casa e alle forze dell'ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Monte di Procida e l'aliquota radiomobile della compagnia di Pozzuoli, diretta dal capitano Claudio Di Stefano. Ma anche un'ambulanza del 118 che ha trasportato l'uomo all'ospedale Santa Maria delle Grazie dove è stato sottoposto ad una tac al volto tumefatto per i pugni subiti, e giudicato guaribile in sei giorni. Nell'abitazione i medici hanno tranquillizzato la madre e la figlia, ancora scosse per l'accaduto. I militari dell'arma dopo i rilievi all'interno della casa ed aver raccolto le testimonianze hanno iniziato le indagini. I carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere del sistema di video sorveglianza pubblico nelle vie limitrofe a via Pedecone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino