Momenti di terrore per una famiglia del Monte di Procida. Per circa un'ora scene in stile Arancia Meccanica, per un furto in un'abitazione, al primo piano in via Pedecone....
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Uno di loro in particolare prima lo lega e, poi, inizia a picchiarlo con pugni in faccia per farsi dire dove si trovavano i soldi che la famiglia aveva a disposizione nell'abitazione. Gli altri tre della banda, invece, erano intenti a mettere a soqquadro tutta la casa. Hanno ribaltato mobili, letti, divani facendo razzia di tutto ciò che c'era nell'abitazione. Per oltre un'ora la madre e la figlia sono state immobilizzate ma soprattutto terrorizzate dalla brutalità e dalla violenza con cui i malviventi si muovevano nell'abitazione e nei confronti dell'uomo. Poi, trovato il bottino hanno portato via soldi e oro, il cui valore la famiglia si è riservata di comunicare successivamente ai carabinieri. I ladri sono, poi, fuggiti in due autovetture che parcheggiate nelle vicinanze dell'abitazione in cui c'erano, probabilmente, dei complici, facendo perdere le proprie tracce.
I componenti della famiglia, invece, nonostante fossero ancora scossi sono riusciti con lucidità a liberarsi e a chiedere aiuto ai vicini di casa e alle forze dell'ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Monte di Procida e l'aliquota radiomobile della compagnia di Pozzuoli, diretta dal capitano Claudio Di Stefano. Ma anche un'ambulanza del 118 che ha trasportato l'uomo all'ospedale Santa Maria delle Grazie dove è stato sottoposto ad una tac al volto tumefatto per i pugni subiti, e giudicato guaribile in sei giorni. Nell'abitazione i medici hanno tranquillizzato la madre e la figlia, ancora scosse per l'accaduto. I militari dell'arma dopo i rilievi all'interno della casa ed aver raccolto le testimonianze hanno iniziato le indagini. I carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere del sistema di video sorveglianza pubblico nelle vie limitrofe a via Pedecone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino