Dagli Usa al Cile, dall’Inghilterra al Canada, esperti internazionali a confronto a Napoli sul futuro della formazione a distanza. «International Mooc Conference» è la tre...
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«L’evoluzione della tecnologia nei fatti sta realizzando una università 2.0 La Federico II, la scorsa primavera, ha lanciato Federica.eu, il portale web learning dedicato ai Mooc, il primo messo a punto da una università pubblica su una piattaforma italiana. Abbiamo importanti radici nel passato ma anche una grande visione del futuro», spiega Gaetano Manfredi, rettore dell’Ateneo federiciano.
La Federico II, anche grazie ai gruppi di lavoro e di ricerca di Federica WebLearning e del progetto Emma (network di università, centri di ricerca e aziende di 8 Paesi operanti nella digital education del quale l’ateneo federiciano è capofila), è all’avanguardia in Europa per il suo approccio organico e sistematico allo sviluppo e sperimentazione dei Mooc. «I Mooc costituiscono una rivoluzione nell’apprendimento e nell’interazione didattica. Fino ad oggi l’unico riscontro possibile dell’apprendimento era la seduta d’esame, ora non è più così. I primi corsi lanciati la scorsa primavera hanno riscosso un grande successo, con circa diecimila iscritti. Ad ottobre ne partiranno altri 21», specifica Mauro Calise, direttore di Federica WebLearning.
I lavori della conferenza, iniziati giovedì a Napoli, proseguiranno, sino a domani, ad Anacapri. Tra i partecipanti all’evento: Sian Bayne, professoressa di educazione digitale ad Edimburgo tra le prime a programmare un Mooc e il canadese Stephen Downes considerato da molti il guru dei Massive open online courses. Presenti anche Justin Reich, ricercatore di Harward e Charlie Chung fondatore del primo aggregatore dei Mooc americani.
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