Alla vigilia di ferragosto, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris affida al solito post su Facebook le sue riflessioni: «In questa estate torrida stiamo lavorando...
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C'è spazio anche per una rivendicazione personale: «Qualche breve notizia delle continue memorie a cui dedicare qualche ora della notte. In questi giorni, solo da ultima cronologia, condanna in sede appello civile per l'allora presidente della Compagnia della opere per il sud Italia Antonio Saladino che mi ha citato per diffamazione con riferimento ad inchiesta why not; richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica per querela diffamazione Lettieri nei miei confronti; citazione a giudizio della Procura della Repubblica per il già parlamentare Avv. Giancarlo Pittelli per dichiarazioni diffamatorie nei miei confronti; processo per diffamazione ai miei danni da parte del già onorevole Laboccetta; processo per diffamazione da cui mi devo difendere per aver sottolineato - con forza e passione - che non era opportuno che giudice di parte del processo why not - dopo l'avocazione illegittima ai miei danni - fosse una persona il cui marito era stato da me indagato per fatti molto gravi, destinatario di un decreto di perquisizione locale - quindi eseguito nell'abitazione in cui viveva anche il giudice - e di una richiesta di misura cautelare. Tutto vergognosamente normale, in un Paese rovesciato che dobbiamo provare a sovvertire, dall'interno e dall'esterno delle istituzioni. Forza e pazienza non sono infinite come invece lo sono amore e passione. Prima le persone, poi i denari che servono per vivere, prima la natura che serve per far vivere noi e le future generazioni e poi il possesso. A Napoli prima il Noi Comunità e poi l'Io dell'esclusività», Leggi l'articolo completo su
Il Mattino