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Che fine fanno i rifiuti di chi ormeggia il natante a Nisida? La risposta è alquanto evidente: vengono abbandonati proprio lì, lungo il viale nella Baia di Nisida-Coroglio. L’assenza di appositi contenitori ha generato una vera e propria discarica a cielo aperto: cumuli di sacchetti, addossati uno sopra l’altro, che finiscono col formare - letteralmente - una montagna di immondizia maleodorante. Eh si, perché il rialzo delle temperature estive di certo non aiuta ad arginare il cattivo odore, soprattutto quando si parla di rifiuti organici. Ed è cosi che dopo una colazione, un pranzo, o un aperitivo, che ha avuto luogo durante una giornata di mare trascorsa in barca o in gommone, che si viene a generare un’immensa quantità di spazzatura. A questo punto la domanda sorge spontanea: chi torna da una gita in mare, dove può depositare i sacchetti? Ma la risposta non è affatto scontata. Anzi. Non c’è un posto dove potersi sbarazzare dei rifiuti perché non ci sono bidoni, né apposite pattumiere, messe a disposizione dei cittadini che - contro ogni aspettativa - riscontrano una totale assenza di servizio. E allora dove buttano la spazzatura? Come già detto in precedenza, sono tante le persone che con noncuranza, e un’incivile dose di nonchalance, abbandonano la spazzatura lungo il viale della Baia di Nisida-Coroglio. L’alternativa adottata da altri cittadini - più assennati ma in evidente minoranza - è solo una: portare via con sé, fino a casa, i rifiuti generati durante la permanenza sul natante. Un disservizio disarmante che oltre a remare a favore dell’inciviltà, sembra non curarsi delle disastrose conseguenze sul decoro urbano. Ad occuparsi della raccolta dei rifiuti abbandonati nel viale in questione è l'Asia che, una volta interpellata, ha riferito che interverrà per ripristinare ordine e pulizia.
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Il Mattino