Napoli. Cimitero di Poggioreale, arriva «Zeus»: è il forno crematorio | Guarda

Un nome evocativo, 'Zeus', per il forno crematorio del cimitero di Poggioreale a Napoli. Oggi l'installazione dell'impianto, atteso da diciotto anni, alla presenza...

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Un nome evocativo, 'Zeus', per il forno crematorio del cimitero di Poggioreale a Napoli. Oggi l'installazione dell'impianto, atteso da diciotto anni, alla presenza del sindaco Luigi de Magistris e dell'assessore con delega ai Cimiteri Alessandro Fucito. L'impianto - come spiegato - ha una potenzialità di oltre duemila cremazioni l'anno, è stato realizzato con tecnologie all'avanguardia, prevede «un elevato livello tecnologico e funzionale» e risponde «pienamente alle più restrittive normative in campo ambientale».

 

«È - ha detto il sindaco de Magistris - un grandissimo risultato di civiltà che questa amministrazione ha fortemente voluto superando tantissime difficoltà di vario tipo, da quelle economiche a quelle amministrative, burocratiche e giuridiche. È - ha aggiunto - un ulteriore tassello della riqualificazione complessiva dei cimiteri della nostra città e siamo soddisfatti perché Napoli, città con grande sensibilità per il culto dei morti, non poteva non avere questo impianto che è segno di attenzione ai nostri cari e alle famiglie». Secondo i dati riferiti, il 55 per cento dei napoletani è favorevole alla cremazione e, pertanto, era forte la domanda per tale servizio. La gestione dell'area del crematorio e dei servizi collegati sarà affidata attraverso gara pubblica che terminerà il prossimo 30 maggio. Il bando - come spiegato dall'assessore Fucito - prevede «l'obbligo» a carico del concessionario dell'acquisto di altri due forni per la struttura comunale. Pertanto, alla linea installata oggi se ne andranno ad aggiungere altre due per soddisfare tutta la domanda. «È una svolta storica - ha affermato Fucito - a cui si giunge dopo diciotto anni di errori progettuali e carenza di risorse e consentirà alla città e al suo comprensorio di essere totalmente autosufficiente e, allo stesso tempo, ai cittadini di poter usufruire di un servizio a tariffe predeterminate per legge, andando a costituire anche un'azione di contrasto efficace a iniquità e soprusi in danno ai cittadini».

 


La legge, infatti, - come riferito - stabilisce che le cremazioni abbiano un costo di 600 euro. L'installazione e il successivo avvio del forno - come sottolineato dagli esponenti dell'amministrazione comunale - rientra nella complessiva riforma dei cimiteri che comprende azioni di riqualificazione di tutti i cimiteri cittadini, allargamenti e il ritorno al servizio di trasporto cimiteriale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino