Al termine di un'indagine coordinata dalla Procura di Napoli - sezione criminalità economica - i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L’architettura ideata dal sodalizio criminale prevedeva la produzione di un vorticoso giro di fatture per operazioni inesistenti, per un importo di 21.064.427 euro, attraverso una filiera di società «missing traders» ovvero buffers costituite ad hoc, legalmente amministrate da soggetti risultati prestanome. In tal modo, il meccanismo illecito ha permesso di costituire un monte merci a prezzi concorrenziali rispetto a quelli di mercato, da commercializzare nel territorio nazionale sottocosto attraverso fatture intestate a società «missing traders». L’acquisizione delle merci avviene per mezzo dell’interposizione fittizia delle ditte o società «missing traders» nei rapporti con i fornitori comunitari avvalendosi del regime previsto dal D.L. n. 331/93 (neutralità dell’IVA).
Il sequestro applicato ha permesso di porre sotto sequestro immobili di pregio, autovetture, conti correnti e quote societarie. Al momento, le stime del giro d’affari appaiono destinate ad aumentare, in considerazione della mole della documentazione sottoposta a sequestro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino