«Luigi è stato un uomo che ha dato il volto a Napoli, che l'ha raccontata dando alle parole il significato più profondo»: lo ha detto don Gennaro...
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Il discorso di don Gennaro Matino, è stata salutato con un applauso dai tantissimi presenti in chiesa, tra cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, i vertici della sede Rai e dell'Ordine regionale dei giornalisti. A dare l'ultimo saluto anche l'ex giocatore e bandiera del Napoli, Canè, e l'ex presidente del Calcio Napoli, Corrado Ferlaino. C'era il Napoli di ieri, non quello di oggi alle esequie.
«Abbiamo sentito subito il calore della città, siamo orgogliosi, anche papà lo era», ha detto la figlia di Necco poco prima del rito funebre. In chiesa i gonfaloni del Comune di Napoli e della Regione Campania.
«La città ha perso un grande napoletano», con queste parole, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, particolarmente commosso, ha espresso il suo cordoglio al termine dei funeral. Applausi, una sciarpa azzurra e, infine, il grido «Napoli chiama, Luigi risponde» - una rivisitazione del motto che Necco coniò per 90º Minuto - hanno accolto la bara all'uscita dalla chiesa dove diverse centinaia di persone si sono riversate per dare un ultimo saluto al giornalista, particolarmente amato in città.
«Un maestro del giornalismo napoletano che resterà per sempre nel cuore di milioni di telespettatori».
«Cultura e lavoro giornalistico sono stati i binari della vita di Luigi Necco. Era sempre curioso ma anche riguardoso della verità. Sapeva andare verso le notizie e gli avvenimenti. Li spettinava e li rendeva comprensibili a tutti. È stato sempre libero, generoso, disponibile. Sul lavoro non diceva mai no». Così Giuseppe Blasi, già capo redattore della Rai di Napoli e presidente dell' Ucsi Campania, ricorda Luigi Necco, il giornalista napoletano volto di 90esimo Minuto, con il quale ha lavorato, fianco a fianco, per oltre venti anni.
«La scomparsa di Luigi Necco rappresenta una grave perdita non solo per il mondo del calcio, ma per l'intera società civile. Ricordo, io inviato de Il Mattino, le cronache puntuali sul terremoto che colpì nel 1980 l'Irpinia e la Basilicata e il grande senso di altruismo che Luigi dimostrò in quella terribile tragedia. Non solo. Per un breve periodo ci unì anche la passione per il calcio quando Napoli ed Avellino si contendevano lo scudetto in serie B» è il ricordo di Gianni Festa, ex presidente del Corecom Campania e attuale direttore del Quotidiano del Sud Campania, «giornale che oggi, in occasione dell'addio, ricorda l'illustre collega scomparso», così come scritto in una nota.
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Il Mattino