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Si è lavorato in emergenza, e fino a tardi. Materiali cercati e trovati last-minute, operai a riparare la mantovana fino a tarda sera. I lavori nella Galleria Quattro Giornate sono «sostanzialmente finiti», e per la riapertura si aspetta l’ok dei consulenti della Procura. È stata una giornata convulsa per il traffico e non solo, quella appena trascorsa intorno al tunnel che collega Piedigrotta a Fuorigrotta. Il crollo risale a mercoledì, ma la circolazione non era mai stata tanto paralizzata come ieri sera tra piazza Sannazaro e Corso Vittorio Emanuele. Al caos del rientro, infatti, si è aggiunto il traffico della movida. La giunta appena insediata spera in una svolta imminente, che possa consentire di ripristinare la circolazione tra Chiaia e la Napoli Ovest già in queste ore.
Le riparazioni da parte di operai e tecnici del Comune erano quasi ultimate ntorno alle 21. A frenare la riapertura, però, la questione dell’indagine aperta dalla Procura dopo le infiltrazioni della scorsa estate e alla luce del nuovo pericolo di crollo colposo. Improbabile che l’autorità giudiziaria opti per un sequestro del tunnel - come capitato invece per la Galleria Vittoria ancora chiusa da fine settembre 2020 - ma di fatto ieri sera il via libera non c’era ancora. «Sono ottimista - ha spiegato l’assessore a Infrastrutture e Mobilità, Edoardo Cosenza - i lavori sono praticamente finiti. Anche se non possiamo dare certezze sui tempi, che dipendono dall’esito del sopralluogo dei consulenti del Pm». L’altro ieri, anche il sindaco si era speso per la riapertura. A Palazzo San Giacomo, insomma, aspettano un segnale per sbloccare la situazione. E non è da escludere che arrivi già in queste ore.
Di certo, non è un fatto negativo che, a pochi giorni dal crollo, la nuova Giunta provi ogni mossa per la riapertura. La Galleria Vittoria, infatti, è chiusa da più di un anno.
La qualità della vita in città non vive momenti felici, a voler minimizzare lo stato di cose con un eufemismo. Spostarsi è un’impresa, se si considerano anche i problemi del trasporto pubblico su ferro, con la Linea 1 dotata di pochi treni, e tutti degli anni ‘90. Tra Riviera di Chiaia, Piedigrotta e piazza Sannazaro, il panico di lamiere e code, il sottovuoto di auto e motorini intasati, è andato in scena in particolare nell’ora di punta, ieri. Tra le 18 e le 20.30. Col solo tunnel Laziale rimasto a collegare il centro all’Ovest della città, il traffico è letteralmente imploso. E i tempi di percorrenza della parte finale di Corso Vittorio Emanuele e piazza Sannazaro si sono moltiplicati. Ancora una volta, ancor più dell’altro ieri, visto l’orario di aperitivo del fine settimana. Residenti e impiegati di Fuorigrotta e Mergellina si sentono in queste ore coinvolti nello stesso destino di ore nel traffico e clacson che da più di 12 mesi condiziona le giornate di chi vive o lavora in zona Chiatamone-Acton-Santa Lucia. Più affollata del solito anche Posillipo, con discesa Coroglio utilizzata come percorso alternativo da centinaia di automobilisti.
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