Quanto è sicura la galleria della Vittoria? Beh, la segnaletica è carente e di questo ci accorgiamo tutti, anche dei periodici dissesti sull’asfalto ci...
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Se lo stanno chiedendo anche i vigili del fuoco i quali hanno tra le mani un documento ufficiale nel quale si spiega che, a far data dal sette di ottobre del 2016 migliaia di strutture devono dimostrare di aver adempiuto alle procedure di prevenzione degli incendi. La data-limite inizialmente era stata fissata al 2014, poi c’è stata una proroga che l’ha fatta slittare fino a venerdì scorso. Ma da quel giorno non ci sono più scuse per nessuno. Tra le strutture che devono dotarsi di permesso prevenzione incendi ci sono anche le «gallerie stradali di lunghezza superiore ai 500 metri», spiega il documento ufficiale. Siccome Galleria della Vittoria è lunga 525 metri, stando alla normativa, avrebbe dovuto essere dotata di strumenti adatti alla prevenzione degli incendi e poi aver ottenuto il certificato da parte dei vigili del fuoco. Avrete capito, invece, che non è così, la Galleria non è stata adeguata e non c’è nemmeno una procedura in atto in tal senso.
L’associazione «Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli», tra le tante lodevoli campagne in favore della città, da anni chiede chiarezza proprio sulle vicende legate alla Galleria e, prima ancora della scadenza del sette di ottobre, ha interpellato tutti gli attori di questa vicenda: il Ministero, il Comune, i Vigili del Fuoco.
Per adesso le risposte sono poco confortanti. Il Comune spiega che alla normativa antincendio devono essere adeguate le gallerie che fanno parte della «rete di trasporto transeuropea», cioè una serie di strade considerate determinanti per gli spostamenti automobilistici individuate in tutto il Vecchio Continente; la Galleria Vittoria, invece, secondo il Comune è semplicemente una «strada primaria ordinaria di quartiere», quindi non deve rispettare i termini della stringente normativa antincendio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino