Napoli, genitori dei bimbi trapiantati di nuovo sul tetto dell'ospedale

Napoli, genitori dei bimbi trapiantati di nuovo sul tetto dell'ospedale
Tornano sul tetto dell'ospedale di Napoli. Una protesta disperata, l'ennesima messa in atto dai genitori dei bimbi trapiantati, o in attesa dell'intervento salvavita,...

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Tornano sul tetto dell'ospedale di Napoli. Una protesta disperata, l'ennesima messa in atto dai genitori dei bimbi trapiantati, o in attesa dell'intervento salvavita, che così vogliono accendere un faro sull'assistenza negata. «Chiediamo di poter incontrare il presidente della Repubblica Mattarella. Qui nessuno ci ascolta e i nostri figli non hanno la necessaria e adeguata assistenza», dice Dafne Palmieri, presidente del comitato, che da oggi ha anche iniziato lo sciopero della fame che intende portare avanti fino a quando «non avremo risposte».


La mamma e altri genitori sono sul tetto dell'ospedale assieme ad avvocati e attivisti di Federconsumatori. «Perché i trapianti restano sospesie ai nostri figli non è garantita nemmeno l'adeguata assistenza pediatrica post intervento che deve essere fornita seguendo precisi protocolli di cura», aggiunge Palmieri assieme a un genitore, Giuseppe Campagnuolo.

Da mesi il comitato chiede anche di incontrare il governatore Vincenzo De Luca. «La Regione ha stanziato tre milioni e mezzo di euro per l'adeguamento strutturale del Centro trapiantologico pediatrico, circa un terzo della somma è stata anche liquidata ma non c'è stato alcun cambiamento». Secondo quanto riferito dalle famiglie, proprio in virtù di questa situazione, un bimbo ieri è stato ricoverato nel reparto di cardiologia per adulti. «Vogliamo che il Centro venga ripristinato e che siano garantiti i necessari standard di cura - conclude Palmieri - o in alternativa lo chiudano senza continuare a finanziarlo, visto che non fornisce le cure e i servizi adeguati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino