Napoli, la gimkana di via Concezione a Montecalvario: «Noi, prigionieri in casa»

Napoli - La chiesa monumentale di Santa Maria della Concezione a Montecalvario
«La situazione è drammatica, è dal 17 settembre del 2016 che la strada è chiusa - dice un residente - ci sentiamo prigionieri a casa nostra, siamo...

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«La situazione è drammatica, è dal 17 settembre del 2016 che la strada è chiusa - dice un residente - ci sentiamo prigionieri a casa nostra, siamo costretti a fare gimkana nelle strette strade dei quartieri spagnoli per raggiungere la nostra abitazione, i mezzi di soccorso: ambulanza, vigili del fuoco e forza dell’ordine hanno difficoltà a raggiungere la zona,  le autorità ci hanno tenuto sempre all’oscuro sui tempi del ripristino dello stato dei luoghi». 

   
Tra la notte del 16 e 17 settembre del 2016 un cedimento strutturale, dovuto a probabile infiltrazione d’acqua, che provocò lo sprofondamento del pavimento e provocò gravi lesioni alla monumentale chiesa di Santa Maria della Concezione a Montecalvario. Nonostante siano stati già eseguiti alcuni lavori di consolidamento alla base, l’edificio di culto è ancora inagibile e la via Concezione a Montecalvario è ancora inibita al traffico veicolare attraversa una recinzione che mette in sicurezza l’area interessata. 

Lo storico edificio conventuale presenta sulla facciata grosse lesioni e pertanto il rischio di caduta di pietre e calcinacci è ancora elevato. La chiesa di Santa Maria della Concezione a Montecalvario, frutto del genio e dell’inventiva del Vaccaro del 1720, è uno dei più illustri esempi di architettura sacra napoletana del primo settecento nonché rappresentativo del nascente stile Barocco. L’altare maggiore e il pavimento in maiolica è di Domenico Antonio Vaccaro, ci sono anche dipinti di Tommaso Martini e Nicola Maria Rossi.


Finalmente una buona notizia dalle istituzioni territoriali: «per via Concezione a Montecalvario - commenta Luigi Carbone, consigliere della seconda municipalità - si è tenuto un incontro, fortemente voluto dalla municipalità, alla presenza dei tecnici della Diocesi di Napoli, ente proprietario della chiesa. La Sovrintendenza archeologica ha finalmente approvato il progetto di intervento progettato dalla Curia per l’installazione di pali di sostegno alle fondamenta. È in fase di aggiudicazione la gara: l’impegno - prosegue il consigliere municipale - è avere la strada riaperta entro settembre per mettere fine a questo incubo. Per la riapertura dalla chiesa invece sarà necessario almeno un altro anno: sono previsti importanti interventi di restauro e non sarà possibile ultimarli in tempi brevi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino