Nell'ambito di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di...
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L'odierno arrestato, che è uno dei prestanome indagato nello stesso procedimento, tra il marzo e l'ottobre di quest'anno aveva, attraverso biglietti minatori, messaggi e telefonate, richiesto ripetutamente denaro all'imprenditore, rivendicandolo come a lui spettante per aver concorso nel reato ed averne sofferto il successivo iter giudiziario, convincendolo alla fine a corrispondergli 200 euro, utilizzando la minaccia di appartenere al clan camorristico attualmente egemone a Qualiano. Di seguito, tuttavia, le richieste estorsive si erano intensificate e l'uomo aveva richiesto a più riprese prima la somma di 20mila euro poi quella di 10mila, arrivando a presentarsi sotto casa dell'ex complice armato di una mazza da baseball, sfondando a calci la porta di ingresso e rivolgendo le medesime minacce alla suocera convivente dell'uomo che non si era fatto trovare. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino