È durato circa un'ora l'incontro a porte chiuse tra il ministro dell'Interno, Marco Minniti, e il questore di Napoli Antonio De Iesu, che oggi si insedia nel...
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«Primo problema da affrontare è il rafforzamento del controllo del territorio, bisogna dare una risposta fin dalle prossime ore» ha detto il ministro dell'Interno dopo aver preso parte al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. «Noi vorremmo lanciarci in un progetto ardito. L'idea è quella di realizzare in Campania, come prima regione del mezzogiorno, il numero unico delle emergenze, 112». «Diamo un senso di rafforzamento del potere delle istituzioni e ci pone all'avanguardia anche dentro le metodiche europee», ha aggiunto. Obbiettivo, dice Minniti, è di concludere il progetto entro il 2017.
«Nelle scorse ore abbiamo fatto un appalto che prevede la verifica, e che le telecamere saranno rimesse tutte in funzione» ha aggiunto. «Lunedì prossimo l'appalto comincerà a essere operativo e le priorità sono i quartieri più esposti.
«Mi sono assunto la responsabilità e intendo seguire personalmente questa vicenda». A chi gli ha chiesto del ruolo dell'esercito ha sottolineato che «sarà complementare a quello delle forze di polizia a cui spetta il controllo del territorio». Quanto a un eventuale rafforzamento delle forze di polizia a Napoli, Minniti ha spiegato che «il questore De Iesu ha carta bianca».
Per avere un «modello sicurezza» che possa risultare vincente, secondo Minniti, «ci si deve confrontare con il territorio ,non possiamo avere lo stesso modello da Bolzano passando per Napoli». «Ogni territorio ha una sua unicità e il confronto con il territorio ci consente di cogliere le specificità», ha aggiunto. Un modello che ha avuto il suo «battesimo» proprio a Napoli, oggi: «È stata una riunione altamente proficua per conoscere il territorio».
Infine, un pensiero a Scampia. «Ho accolto di vero cuore l'invito del presidente della municipalità Ivo Poggiani ad andare al rione Sanità, ma ho aggiunto una piccola postilla: andremo presto, ma dopo aver realizzato delle cose». «Penso che la cosa più bella e forte - ha spiegato - sia ricostruire un rapporto di fiducia». «Al comitato ha partecipato la rappresentanza del quartiere con Poggiani - ha aggiunto - non è usuale, ma è per dare un segnale di partecipazione a quella comunità». «La municipalità dove ricade la Sanità - ha sottolineato - era la prima questione da affrontare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino