Non ci sono state né invidie né gelosie come nel famoso film «Non ti pago» con Eduardo, Peppino e Titina De Filippo. Ma un pizzico di amarezza sì....
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Ben 27 persone hanno puntato sul terno dell'Assunta: 8-15-47. Dove l'8 è la Madonna, il 15 Ferragosto dunque l'Assunta, 47, invece morto a mare. Perché? «Perché a Ferragosto, spiace dirlo, si pensa ad un incidente a mare». In ventisette ci hanno creduto. Chi ha incassato duemila euro, chi invece ha vinto i 45mila euro. In totale il consiglio ha fruttato nel complesso oltre 150mila euro di vincite. Pacche sulle spalle e tanta gioia per il terno condiviso. La ricevitoria di Salvatore e Dino Mele è al civico 168 di via Giordano Bruno. Aperta sette giorni su sette. Un luogo di vincite e sconfitte ma anche di tante risate. Oltre ai titolari sono tre le persone che ci lavorano. Marika Irace, Anna Amodio e Antonio Bava. Sono pazienti, una memoria di ferro, veloci nell'effettuare le giocate. Perché c'è chi entra e pensa di stare al bar, «mi dia il solito».
Dove «il solito» sta per una sequenza di numeri, a volte anche 10, da giocare al 10&lotto, quello che esce ogni tre minuti. «Il terno collettivo a memoria - spiega Salvatore Mele - non era mai capitato». È stato preso bene, ma non da tutti. I giocatori abituali esclusi da questa partita oggi ci riproveranno, magari su altre ruote. Può sempre riuscire e accontentare gli altri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino