Centro direzionale di Napoli, il trionfo del giallo e del degrado: ecco in che condizioni versa il verde della città

Centro direzionale di Napoli, il trionfo del giallo e del degrado: ecco in che condizioni versa il verde della città
Martedì 7 settembre, presso la redazione del Mattino al Centro direzionale di Napoli, si è tenuto un primo dibattito politico tra i candidati sindaci. Il...

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Martedì 7 settembre, presso la redazione del Mattino al Centro direzionale di Napoli, si è tenuto un primo dibattito politico tra i candidati sindaci. Il confronto ha trattato in larga misura di alcuni dei temi tra i più importanti che affliggono la città, su cui sicuramente, il futuro sindaco dovrà porre grande attenzione. Tra questi la piaga del verde, ossigeno della città. Napoli vanta di moltissimi parchi, che dovrebbero essere i polmoni della città ma che, invece, sono abbandonati al degrado e affannano drammaticamente per la loro manutenzione anche solo ordinaria. 

Alessandra Clemente, durante il dibattito ieri ha dichiarato «Oggi è fondamentale investire nel verde, la collaborazione pubblico - privato è un punto di valore. Per il verde c'è bisogno di acqua, sembra scontato ma è necessario istituire un servizio di approvviggionamento dell'acqua, affinché si possa seguire una vera e propria strategia di cura del verde». Manca la cultura del verde e purtroppo è sotto gli occhi di tutti. 

Catello Maresca ha ribadito e aggiunto «La pagina del verde è una delle più tristi mai scritte della città. Bisogna partire dal coinvelgimento dei privati, con indicazioni e discipline precise, con una misura di controllo da parte del comune, offrendo gli strumenti per cura del verde. Occorre avere una strategia di mantenimento del verde, i napoletani hanno il diritto di tornare a vivere nella bellezza della città». L'affidamento delle aiuole ai privati si conferma un investimento ma di strada in strada, di quartiere in quartiere c’è chi cura le aiuole, ma molti di questi privati hanno interesse solo a sistemare nell’aiuola il proprio cartello pubblicitario che viene poi circondato dalle erbacce

E se manca l’acqua per calmare la “sete”, diventa un problema mettere in campo progetti ordinari e straordinari che invece della sola acqua richiedono programmazione e investimenti seri e impegnativi. Le erbacce in città crescono spontaneamente tra marciapiedi e muri dei fabbricati. Gli spazi verdi pubblici rappresentano il bene comune per eccellenza, dal punto di vista ambientale, ricreativo, didattico, sociale e produttivo. 

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Il Mattino